venerdì 27 novembre 2009

E se mi lasciassi infinocchiare??

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Oggi come non mai ringrazio Zeus che è venerdì!!! Settimana lavorativamente parlando faticosa ma finalmente siamo giunti al termine ...
Coccoliamoci dunque e godiamo di questo clima mite (notiziona sono riuscita a debellare tutte le zanze!!), quindi relax relax relax e quasi quasi con questa ricetta mi lascio pure infinocchiare!!! ;-)))

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Finocchi al latte gratinati

Ingredienti:
3 grossi finocchi
50 gr di burro
mezzo litro di latte intero (circa...)
100 gr di groviera
2 cucchiai di pan grattato
sale/noce moscata (qb)

Lavare e tagliare i finocchi a spicchi, in una padella antiaderente farli cuocere nel latte e burro, salare e aggiungere la noce moscata grattugiata. Quando il latte si è quasi del tutto ritirato, trasferire il composto in una pirofila da forno, aggiungere 50 gr di groviera e mescolare. Ricoprire con il pan grattato mescolato al resto del formaggio, infornare a 200° per 10' circa.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Antonella, scadenza 30 dicembre 2009

lunedì 23 novembre 2009

Girovagando per Pisa con una Quiche in mano ...

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Come già detto qualche post fa, spesso non ci rendiamo conto delle bellezze che le nostre antiche cittadine ci offrono ... I ritmi della vita moderna ci portano inesorabilmente a vivere la nostra quotidianità marciando a testa bassa come automi ripercorrendo ogni giorno la stessa strada, il solito tragitto, non facendo caso che timbriamo il cartellino, non solo al lavoro ma anche quando entriamo dentro casa o andiamo a fare la spesa ....

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Lo scorso sabato ad esempio, abbiamo festeggiato il compleanno della piccola Emma per la seconda volta nel bellissimo chiostro adiacente alla chiesa di San Francesco in pieno centro storico a Pisa ... Dico la seconda volta perchè lo scorso anno forse a causa del tempo inclemente non ho potuto ammirarlo al meglio .... Sabato invece era una giornata dal clima primaverile, in effetti nel giardino erano spuntate anche le rose, e nell'attesa che un'orda di barbari indemoniati alti meno di mezzo metro arrivassero per distruggere quella quiete quasi mistica, ho cercato di imprigionare questa bellezza secolare in qualche scatto.

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Il chiostro quadrilatero in questione risale al XV secolo e fa parte, oggi come ad allora al convento dei francescani. La chiesa adiacente invece è ancora più antica, si dice che la sua costruzione risalga al XIII secolo. Il suo campanile pensile che svetta su tutta la città non poggia a terra ma su i due lati della navata e sorretto da due grandi pietre inserite a mensola ... La città di Pisa oltre alla maestosa presenza della famosissima torre offre una varia gamma di torri, torrette, case torri più o meno dritte ... ^^


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Una cosa che rende molto famosa questa chiesa sono alcune delle sue importanti sepolture, una a caso in particolare, quella del celebre Conte Ugolino della Gherardesca,

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sepolto con i suoi figli e nipoti una volta portati via i corpi dalla celebre torre della fame dove si consumò il "fiero pasto" sita in piazza del Cavalieri (il tutto nella prima parte del Canto XXXIII dell'inferno della Divina Commedia)

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Tornando al chiostro, ad oggi vengono ospitati innumerevoli concerti di musica lirica, presentazioni di libri, convegni e manifestazioni ... decisamente è un luogo suggestivo, non è tenuto al top ma forse la sua bellezza stà proprio in quell'atmosfera un pò decadente che la contraddistingue da tante altre opere ristrutturate con cospicui finanziamenti se non addirittura acquistati per renderli relais di lusso solo per una clientela decisamente danarosa


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.... l'arte è un bene di tutti e secondo me tutti la devono poter ammirare come e quando vogliono, ma questa è solo una mia opinione personale ....

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A questo punto vi chiederete il perchè del titolo .... Come ho già detto era il compleanno di Emma, il piccolo elfetto di mia cugina Elisa quindi per l'occasione ho contribuito al party con un cake salato (la ricetta la potrete trovare QUI) e una nuova quiche sperimentata per l'occasione ...


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con un pò di timore, devo ammettere, perchè una regola fondamentale è mai sperimentare una nuova ricetta per una festa con molti invitati, ma con un pizzico di magia e tanta intraprendenza ce l'ho fatta, il risultato è stato più che soddisfacente ...


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Una conoscente tempo fa mi aveva detto di aver fatto una quiche con salmone affumicato e radicchio ... stop ... niente ingredienti, niente dosi .... la tipa, mai più rivista ... Che fare dunque??? Ma osare ovviamente!!! Ed ho osato .... evviva la fantasia!!!!!! Molto saporita, molto buona e molto gradita ....

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Ma perchè girovagare per Pisa con una quiche in mano??? Perchè la chiesa è sita in pieno centro storico, il parcheggio di sabato pomeriggio è pressocchè introvabile, morale, me la son fatta tutta a piedi .... ma ne è valsa la pena, credetemi, perchè non c'è cosa più divertente che assistere in diretta ad un girone dell'inferno, con tutti quei piccoli e bellissimi demoni scatenati che ballavano al ritmo del "coccodrillo come fa" e infilavano di nascosto i ditini nella torta ricoperta di panna della festeggiata, sorridendo felici e sdentati .... beata innocenza .... ^^

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Quiche Salmone affumicato & Radicchio

Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia
4 etti di radicchio
2 scalogni
2 uova
6 cucchiai di farina
100 gr di salmone affumicato
latte (qb)
olio/sale/vino bianco

Far appassire il radicchio e lo scalogno con un filo d'olio in una padella antiaderente. Spruzzare con un pizzico di sale e a metà cottura aggingere pochissimo vino bianco, far evaporare. In una ciotola sbattere le uova, aggiungere la farina setacciata (io la setaccio sempre per fare qualsiasi cosa) il latte, e un pizzico di sale. Tagliuzzare il salmone e aggiungerlo insieme al radicchio giunto a cottura nella ciotola con il resto del composto. Mescolare. Stendere in una pirofila rivestita di carta forno o in alternativa leggermente imburrarta e infarinata, la pasta sfoglia, e riempirla con l'impasto. Cuocere a 200° per 25/30' (dipende dal vostro forno)
Con questa ricetta partecipo alla raccolta della mia amica Gata "Come ti concio il salmone affumicato" scadenza 16 dicembre 2009

giovedì 19 novembre 2009

Cannelés de Bordeux, hulala!!!!

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Freddo/caldo, caldo/freddo .... Questo tempo bizzarro ci confonde le idee e non solo a noi esseri umani, pensate che sulla torre ha ricominciato a cantare anche la cicala "Galileo", per non parlare poi delle zanze, quelle maledette invasate mi tormentano, giorno e notte ... Sinceramente mi son stufata di intossicarmi con fornellini e zampironi, sono convinta che quei liquidi verdastri li hanno messi in commercio per sterminare il genere umano lentamente, peggio dell'uranio impoverito ... e quelle putt@@ne??? Immuni!! secondo me sono transgeniche ... bastarde!!!


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Insomma, tra una guancialata e un'altra, tra sangue spiaccicato nell'immacolato muro bianco, si tira avanti, ma che vita!!!! Aribastarde!!! Ok, sorvoliamo ... scusate lo sfogo ... ma è una lotta dura, credetemi ...

Già in possesso da tempo di questi meravigliosi stampini della Silikomart e non sapendo come utilizzarli, mi sono affidata al solito web dove ho trovato questa ricetta made in Sigrid, a dire il vero la seguo da sempre, la sua cucina e le sue foto mi entusiasmano e dopo averla vista in una puntata di "Cortesie per gli ospiti" la sua cucina mi ha incuriosito ancora di più ... mi sono data subito da fare è come previsto, la ricetta in questione è risultata a dir poco perfetta! Ottimi dolcetti, dorati fuori e morbidi dentro, adattissimi ad accompagnare una tazza di tè e in special modo questa miscela che ha un retrogusto alla crema di whisky ...

Irish garden tea
Tè nero a foglia spezzata, petali di girasole, pepe rosa, zucchero in cristalli

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Passiamo alla ricetta ....

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Cannelés de Bordeaux

Ingredienti:
125 gr di farina
250 gr di zucchero
50 cl di latte
25 gr di burro
2 uova
2 tuorli
2 cucchiai di Rum
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
stampini per cannelés della Silikomart

Far bollire il latte insieme al burro. Mescolare la farina con lo zucchero in una ciotola capiente, aggiungere uova e tuorli e amalgamare bene il tutto. Versare il latte bollente e lavorare al fine di ottenere una pastella liscia e omogenea. Lasciar raffreddare e infine aggiungere il rum e la vaniglia. Coprire e lasciare nel frigo a riposare per 24 h. Versare la pastella negli stampini senza riempirli del tutto (diciamo un po' più della metà) Infornare a 200° per 25' finchè non si saranno rassodati e caramellati.
Io ho apportato qualche variazione sui tempi di cottura.