domenica 20 dicembre 2009

Raccolta "Tea recipes", il punto della situazione ..

cup of tea

Fermo restando che manca ancora un mese e mezzo circa al termine di scadenza della mia raccolta e che al momento state spignattando violentemente per l'approssimarsi delle festività natalizie ... come dice il caro Renato ... NON DIMENTICATEMI!!!!! ^__^
Vi aspetto, mi raccomando!!!

domenica 13 dicembre 2009

Christmas Time # 4

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Sempre di corsa in questi giorni di gelo e di shopping natalizio ... arriviamo quindi subito al dunque ... Questa ricetta è di mia nonna ... quindi un classico bello sostanzioso che troneggia ogni anno sulla mia tavola ...


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Sformato di gobbi, salsiccia e formaggi

Ingredienti:
1 kg e mezzo di gobbi
1 limone
1 salsiccia grossa non agliata
2 spicchi di aglio
1 scalogno
50 gr, di provolone piccante
50 gr di groviera
2 uova
pan grattato (qb)
besciamella (qb)
sale
burro per ungere la pirofila

Pulire i gobbi sfilandoli e poi strusciarli con il limone. Un trucchetto per non farli diventare verdi, ovvero metterli nell'acqua bollente con uno spicchio di limone e farli cuocere. A cottura ultimata toglierli subito dall'acqua e stenderli in un vassoio. In una teglia far insaporire nell'olio l'aglio e lo scalogno tritati finemente. Tritare a sua volta i gobbi e metterli nella suddetta teglia con la salsiccia sbriciolata. Lasciare insaporire per 10' circa, toglierli dal fuoco, aggiungere la besciamella, il provolone grattugiato grossolanamente, salare aggiungere 1 uovo e mescolare bene (volendo passate il tutto nel frullatore). Ungere una pirofila con il burro, mettere il composto e coprire con un'uovo sbattuto, il groviera grattugiato e il pan grattato. Infornare e far cuocere a 200° per 20' circa.

martedì 8 dicembre 2009

Christmas Time # 3

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Giornate alla rinfusa tra nebbia, pioggia e sole ... profumo di abete e di legna bruciata .. cioccolatini, rosso, oro e verde ovunque ... gli addobbi e le lucine ... il presepe al profumo di muschio ... e fuori le vie scintillanti gremite di genti tutte alla ricerca di qualcosa che possa far felice qualcuno quando poi basta solo un'abbraccio o una stretta di mano per ricambiare con un sorriso ...
Vabbè, ma Natale è anche questo .. è il consumismo ... e tanto per parlar di consumismo eccomi con un'altra ricetta ....

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Filetto di Maiale in Crosta con Patè di Olive


Ingredienti (x 5 ps.):
filetto di maiale 8 etti
1 rotolo di pasta sfoglia o pasta di pane
patè di olive nere (qb)
1 tuorlo d'uovo
1 rametto di rosmarino
olio/sale/vino bianco

Legate il filetto di maiale con lo spago da cucina e infilate il rametto di romarino. Fate rosolare bene su entrambi i lati e a metà cottura sfumate con del vino bianco. A cottura ultimata, fatelo raffreddare. Stendete la pasta su di una teglia rivestita di carta forno, cospargetela abbondantemente con il patè di olive e adagiatevi sopra il filetto. A questo punto avvolgetelo con la pasta sfoglia e chiudetela su entrambi i lati. Spennellatela con il tuorlo d'uovo e infornate a 200° facendola cuocere per 20/25' circa (forno ventilato).

venerdì 27 novembre 2009

E se mi lasciassi infinocchiare??

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Oggi come non mai ringrazio Zeus che è venerdì!!! Settimana lavorativamente parlando faticosa ma finalmente siamo giunti al termine ...
Coccoliamoci dunque e godiamo di questo clima mite (notiziona sono riuscita a debellare tutte le zanze!!), quindi relax relax relax e quasi quasi con questa ricetta mi lascio pure infinocchiare!!! ;-)))

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Finocchi al latte gratinati

Ingredienti:
3 grossi finocchi
50 gr di burro
mezzo litro di latte intero (circa...)
100 gr di groviera
2 cucchiai di pan grattato
sale/noce moscata (qb)

Lavare e tagliare i finocchi a spicchi, in una padella antiaderente farli cuocere nel latte e burro, salare e aggiungere la noce moscata grattugiata. Quando il latte si è quasi del tutto ritirato, trasferire il composto in una pirofila da forno, aggiungere 50 gr di groviera e mescolare. Ricoprire con il pan grattato mescolato al resto del formaggio, infornare a 200° per 10' circa.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Antonella, scadenza 30 dicembre 2009

lunedì 23 novembre 2009

Girovagando per Pisa con una Quiche in mano ...

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Come già detto qualche post fa, spesso non ci rendiamo conto delle bellezze che le nostre antiche cittadine ci offrono ... I ritmi della vita moderna ci portano inesorabilmente a vivere la nostra quotidianità marciando a testa bassa come automi ripercorrendo ogni giorno la stessa strada, il solito tragitto, non facendo caso che timbriamo il cartellino, non solo al lavoro ma anche quando entriamo dentro casa o andiamo a fare la spesa ....

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Lo scorso sabato ad esempio, abbiamo festeggiato il compleanno della piccola Emma per la seconda volta nel bellissimo chiostro adiacente alla chiesa di San Francesco in pieno centro storico a Pisa ... Dico la seconda volta perchè lo scorso anno forse a causa del tempo inclemente non ho potuto ammirarlo al meglio .... Sabato invece era una giornata dal clima primaverile, in effetti nel giardino erano spuntate anche le rose, e nell'attesa che un'orda di barbari indemoniati alti meno di mezzo metro arrivassero per distruggere quella quiete quasi mistica, ho cercato di imprigionare questa bellezza secolare in qualche scatto.

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Il chiostro quadrilatero in questione risale al XV secolo e fa parte, oggi come ad allora al convento dei francescani. La chiesa adiacente invece è ancora più antica, si dice che la sua costruzione risalga al XIII secolo. Il suo campanile pensile che svetta su tutta la città non poggia a terra ma su i due lati della navata e sorretto da due grandi pietre inserite a mensola ... La città di Pisa oltre alla maestosa presenza della famosissima torre offre una varia gamma di torri, torrette, case torri più o meno dritte ... ^^


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Una cosa che rende molto famosa questa chiesa sono alcune delle sue importanti sepolture, una a caso in particolare, quella del celebre Conte Ugolino della Gherardesca,

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sepolto con i suoi figli e nipoti una volta portati via i corpi dalla celebre torre della fame dove si consumò il "fiero pasto" sita in piazza del Cavalieri (il tutto nella prima parte del Canto XXXIII dell'inferno della Divina Commedia)

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Tornando al chiostro, ad oggi vengono ospitati innumerevoli concerti di musica lirica, presentazioni di libri, convegni e manifestazioni ... decisamente è un luogo suggestivo, non è tenuto al top ma forse la sua bellezza stà proprio in quell'atmosfera un pò decadente che la contraddistingue da tante altre opere ristrutturate con cospicui finanziamenti se non addirittura acquistati per renderli relais di lusso solo per una clientela decisamente danarosa


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.... l'arte è un bene di tutti e secondo me tutti la devono poter ammirare come e quando vogliono, ma questa è solo una mia opinione personale ....

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A questo punto vi chiederete il perchè del titolo .... Come ho già detto era il compleanno di Emma, il piccolo elfetto di mia cugina Elisa quindi per l'occasione ho contribuito al party con un cake salato (la ricetta la potrete trovare QUI) e una nuova quiche sperimentata per l'occasione ...


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con un pò di timore, devo ammettere, perchè una regola fondamentale è mai sperimentare una nuova ricetta per una festa con molti invitati, ma con un pizzico di magia e tanta intraprendenza ce l'ho fatta, il risultato è stato più che soddisfacente ...


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Una conoscente tempo fa mi aveva detto di aver fatto una quiche con salmone affumicato e radicchio ... stop ... niente ingredienti, niente dosi .... la tipa, mai più rivista ... Che fare dunque??? Ma osare ovviamente!!! Ed ho osato .... evviva la fantasia!!!!!! Molto saporita, molto buona e molto gradita ....

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Ma perchè girovagare per Pisa con una quiche in mano??? Perchè la chiesa è sita in pieno centro storico, il parcheggio di sabato pomeriggio è pressocchè introvabile, morale, me la son fatta tutta a piedi .... ma ne è valsa la pena, credetemi, perchè non c'è cosa più divertente che assistere in diretta ad un girone dell'inferno, con tutti quei piccoli e bellissimi demoni scatenati che ballavano al ritmo del "coccodrillo come fa" e infilavano di nascosto i ditini nella torta ricoperta di panna della festeggiata, sorridendo felici e sdentati .... beata innocenza .... ^^

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Quiche Salmone affumicato & Radicchio

Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia
4 etti di radicchio
2 scalogni
2 uova
6 cucchiai di farina
100 gr di salmone affumicato
latte (qb)
olio/sale/vino bianco

Far appassire il radicchio e lo scalogno con un filo d'olio in una padella antiaderente. Spruzzare con un pizzico di sale e a metà cottura aggingere pochissimo vino bianco, far evaporare. In una ciotola sbattere le uova, aggiungere la farina setacciata (io la setaccio sempre per fare qualsiasi cosa) il latte, e un pizzico di sale. Tagliuzzare il salmone e aggiungerlo insieme al radicchio giunto a cottura nella ciotola con il resto del composto. Mescolare. Stendere in una pirofila rivestita di carta forno o in alternativa leggermente imburrarta e infarinata, la pasta sfoglia, e riempirla con l'impasto. Cuocere a 200° per 25/30' (dipende dal vostro forno)
Con questa ricetta partecipo alla raccolta della mia amica Gata "Come ti concio il salmone affumicato" scadenza 16 dicembre 2009

giovedì 19 novembre 2009

Cannelés de Bordeux, hulala!!!!

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Freddo/caldo, caldo/freddo .... Questo tempo bizzarro ci confonde le idee e non solo a noi esseri umani, pensate che sulla torre ha ricominciato a cantare anche la cicala "Galileo", per non parlare poi delle zanze, quelle maledette invasate mi tormentano, giorno e notte ... Sinceramente mi son stufata di intossicarmi con fornellini e zampironi, sono convinta che quei liquidi verdastri li hanno messi in commercio per sterminare il genere umano lentamente, peggio dell'uranio impoverito ... e quelle putt@@ne??? Immuni!! secondo me sono transgeniche ... bastarde!!!


2 Collage di Picnik

Insomma, tra una guancialata e un'altra, tra sangue spiaccicato nell'immacolato muro bianco, si tira avanti, ma che vita!!!! Aribastarde!!! Ok, sorvoliamo ... scusate lo sfogo ... ma è una lotta dura, credetemi ...

Già in possesso da tempo di questi meravigliosi stampini della Silikomart e non sapendo come utilizzarli, mi sono affidata al solito web dove ho trovato questa ricetta made in Sigrid, a dire il vero la seguo da sempre, la sua cucina e le sue foto mi entusiasmano e dopo averla vista in una puntata di "Cortesie per gli ospiti" la sua cucina mi ha incuriosito ancora di più ... mi sono data subito da fare è come previsto, la ricetta in questione è risultata a dir poco perfetta! Ottimi dolcetti, dorati fuori e morbidi dentro, adattissimi ad accompagnare una tazza di tè e in special modo questa miscela che ha un retrogusto alla crema di whisky ...

Irish garden tea
Tè nero a foglia spezzata, petali di girasole, pepe rosa, zucchero in cristalli

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Passiamo alla ricetta ....

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Cannelés de Bordeaux

Ingredienti:
125 gr di farina
250 gr di zucchero
50 cl di latte
25 gr di burro
2 uova
2 tuorli
2 cucchiai di Rum
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
stampini per cannelés della Silikomart

Far bollire il latte insieme al burro. Mescolare la farina con lo zucchero in una ciotola capiente, aggiungere uova e tuorli e amalgamare bene il tutto. Versare il latte bollente e lavorare al fine di ottenere una pastella liscia e omogenea. Lasciar raffreddare e infine aggiungere il rum e la vaniglia. Coprire e lasciare nel frigo a riposare per 24 h. Versare la pastella negli stampini senza riempirli del tutto (diciamo un po' più della metà) Infornare a 200° per 25' finchè non si saranno rassodati e caramellati.
Io ho apportato qualche variazione sui tempi di cottura.


martedì 13 ottobre 2009

E' l'unico frutto dell'amor, è ........


e' l'unico frutto dell'amor
e' la banana e' la banana
e' l'unico frutto dell'amor
e' la banana del mio cuor
la banana
la banana
la banana dell'amor
la banana
la banana
la banana del mio cuor
e' l'unico frutto dell'amor
e' la banana e' la banana
e' l'unico frutto dell'amor
e' la banana del mio cuor
banana
banana
banana
banana


E' con questa canzoncina da rincoglioniti (^__^) che lancio il post di oggi .... tra ricerche affannose su libri di cucina e sul web finalmente ho trovato la ricetta perfetta del "Banana Bread", e dove??? Ma sul blog di Dandoliva!!!!


"Banana Bread"


Ingredienti:

2 banane mature
2 uova intere
175 gr di zucchero
100 gr di burro a temperatura ambiente
200 gr di farina 00
1 bustina di lievito vanigliato
2 cucchiai di latte

Ridurre le banane a purea. In una ciotola mescolare lo zucchero con le uova precedentemente sbattute, aggiungere il burro, la farina setacciata, le banane, la bustina di lievito e il latte. Versare l'impasto in uno stampo da plum cake rivestito di carta forno e cuocere in forno preriscaldato a 180° per 35' circa.


All Together Now!!!!!
"e' l'unico frutto dell'amor
e' la banana e' la banana
e' l'unico frutto dell'amor
e' la banana del mio cuor"
(ah ah ah ah ah ah ah!!!!!)
^_____^


E invece qua' c'è poco da ridere ... Dal blog "la cucina di qb" mi arriva l'invito a fare questo meme dove bisogna elencare e "in tutta onestà" 10 cose risapute su di noi e che siano fondamentalmente veritiere ... omamma ohi ohi ... su il sipario quindi ..... O_O

1) Sono una stra-pigra contorta:
spesso mi lancio in inviti assurdi tipo: domattina alle sette andiamo a correre, oppure, domani vengo a casa tua e ti aiuto a imbiancare, tutti impegni più grossi del mio grosso peccato capitale e che puntualmente disdico con delle scuse banali alle quali, ovviamente, non ci crede mai nessuno, e intanto la voce si espande a macchia d'olio ...

2) Sono un' invasata:
quando prendo di mira qualcosa che mi piace non capisco più nulla e non riesco a fare più cose contemporaneamente, tipo: parlare con un'amica e guardare una vetrina, rispondere al telefono e guardare l'oggetto dei miei desideri ... insomma, o e o .....

3) Gli opposti estrinseci:
sono famosa per guidare a 120 in una stradina di città e a 70 in autostrada ... bho???

4) Personaggio:
Tutti quelli che mi conoscono mi definiscono "un personaggio", sinceramente ho sempre avuto timore di chiedere loro il significato ... O_O

5) Dormo con 3 cuscini:
E da li il soprannome "la principessa sul ..." , vabbè .... ^^

6) Soggetta a grossi pipponi mentali:
Delle volte a forza di pensare mi capita alla fine di stravolgere la realtà dei fatti e di far spazientire le persone che mi ascoltano e che dovrei aiutare ... insomma "la regina dei ... " vedi sopra .... ^^

7) Infantile:
Si, potrebbe essere, ma per certi versi ... meglio essere così, puri e liberi come un pargoletto che totalmente deficenti, replicanti, alienati e perennemente insoddisfatti della propria esistenza...... vi prego, svegliatemi solo se il caso ne concerne ....

8) Spada tratta:
Paladina di tutte le cause perse in partenza, mi prendo a cuore gran parte della "spazzatura" che mi gravita intorno facendomi sempre avanti per prima con conseguenze ahimè spesso disastrose ...

9) Dura pinata (dura come una pigna) :
Ci batto e ci ribatto la testa finchè non mi viene una commozione cerebrale con tanto di coma indotto!!!

10) Rompicoglioni ... e su questa cosa, ahimè veritiera, caliamo il sipario che tante altre ce ne sarebbero da narrare, ma mi voglio troppo bene ultimamente per ascoltare e trascrivere qui i giudizi delle volte poco sinceri e obbiettivi di alcune persone ... INVIDIOSI!!! ^__^

Passo questo Honest Scrap a:
Al cibo commestibile
Babs
Nicole
Gata
Simo
Elga
Heidi
Gialla
Ely
Elisa

sabato 10 ottobre 2009

October ....


October and the trees are stripped bare
of all they wear
what do I care?
October and kingdoms rise
and kingdoms fall
but you go on
and on.
-U2-


Giornata bigia, lenta e umida ... si chiude una settimana ricca di impegni e di lavoro ... ho bisogno di ricaricarmi, ho bisogno di andare ......


Prendere l'ombrello, infilare gli stivali di gomma e andare, andare, andare ....


Filetto di maiale ripieno di pomodori secchi olive verdi e capperi


Ingredienti:

1 filetto di maiale abbastanza grosso
50 gr di pomodori secchi sott'olio
olive verdi denocciolate (qb)
1 gambo di sedano
capperi sottaceto (qb)
3 cucchiai di pan grattato
olio/sale
vino bianco
spago

Frullare i pomodori secchi nel mixer con le olive verdi, il gambo di sedano e i capperi. Trasferire il composto in un piatto, aggiungere il pangrattato poco sale e l'olio d'oliva, amalgamare bene il tutto affinchè diventi granuloso e umido. Tagliare a libro il filetto e farcirlo con il ripieno, chiuderlo con lo spago proprio come fosse un roast beef. Adagiarlo in una pirofila da forno con dell'olio e un pochino di sale. Cuocere in forno a 200° per 45', a metà cottura spruzzarlo con del vino bianco.
(ricetta non firmata trovata su yahoo answers ... )

martedì 6 ottobre 2009

Lazy days ....


La domenica per me è in assoluto il giorno più pigro della settimana ... in sostanza passo tutta la mattinata a girovagare come un zombie alternando il letto al divano, specialmente in inverno dove sotto il piumone, mi immergo in classiche letture o mi dedico al mio sport preferito lo "zapping" all'ultimo sangue, una guerra tra me, sky, il decoder e ora anche lo streaming!!! O_O


Comunque, tra uno "sforzo parabolico-catodico e anche un pò catartico" (specialmente alla fine ..) il mio organismo necessita ovviamente di molte calorie quindi, il giorno precedente (perchè la domenica mattina energie zero!) mi preparo di solito un dolcetto abbastanza leggero da poter pucciare in un bel bicchierone di latte o nel cappuccino (il rito del tè lo riservo per le cinque de pomeriggio ... of course .... ^__^)


Insomma, un rito, quasi una pozione magica che mi fa stare in pace con il mondo perlomeno fino alle cinque del pomeriggio, poi sale inevitabilmente la carogna del lunedì e tutto finisce con un' inevitabile ghigno mostruoso a cena alla tavola dei miei .... ma che s'ha da fa' pe' campa' ..... ^__^


Ho sperimentato questo Pan brioche o briochè o brioches (bho??) aromatizzato alla vaniglia e devo dire che sia sul tavolino della colazione che nel mio palato ha fatto la sua bella figura ... da solo, inzuppato nel latte o con un filo di burro e marmellata è semplicemente delizioso.

Pan Brioche alla vaniglia

Ingredienti:
1 bustina di lievito istantaneo
latte qb.
400 gr di farina manitoba
150 gr di burro
110 gr. di zucchero
3 uova
1 pizzico di sale
mezza fialetta di aroma alla vaniglia

Far sciogliere il burro a temperatura ambiente, setacciare la farina e aggiungere lo zucchero, le uova precedentemente sbattute e il lievito. Mettere il burro e mescolare. Aggiungere il latte, la mezza fialetta e un pizzico di sale. Amalgamare il tutto. Rivestire uno stampo da plum cake con la solita e immancabile carta e cuocere a forno preriscaldato a 180° per 40/45 minuti.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta della simpaticissima Juls e di Macchine Alimentari, scadenza 15 ottobre 2009 ...

E cara amica, guarda guarda un po' che ti metto?????????

"Lazy days calling to you
Come out to play
The future lies with you
Now you can be sure love is the cure
What we're searching for
Is to have a jolly good time.."
Robbie Williams -Lazy Days-
(io amo quest'uomo alla follia!!!!!)

venerdì 2 ottobre 2009

La "Norma" di Andrea ...


Lui lo conosciamo tutti, è un bravissimo chef nonché una persona molto simpatica ma soprattutto molto disponibile (ho notato che è una caratteristica tipica di molti siculi ^__^) Mi affascina molto la sua cucina al punto da comprarmi il suo libro, un tripudio di foto, di colori e di sapori del sud, e pensare che non ho mai messo piede in Sicilia, devo proprio rimediare, voi che ne dite????


Comunque ho parlato di lui in un vecchio post che troverete QUI .. ma vi chiederete a questo punto o cuochette curiose di chi sto parlando ... ma come, non lo avete ancora capito???


Ma di quel popò di chef che è Andrea Matranga!!!!


Tra le tante ricette proposte ho scelto questa perchè ...
"toglietemi tutto ma NON la pasta alla Norma!!!"



"La pasta alla Norma"
-Andrea Matranga-
(chef)

Ingredienti per 4 persone:
320 gr di maccheroni o pasta lunga
800 gr di pomodori
4 melanzane lunghe
1 cipolla
basilico
120 gr di ricotta salata o dura
sale e olio d'oliva

Incidete i pomodori e scottateli in abbondante acqua bollente, sbucciateli, tagliateli ed eliminate l'acqua di vegetazione. Pulite e lavate le melanzane, tagliatele a tocchetti, immergetele in acqua e sale per 15 minuti in maniera tale che si tolga l'amaro e che non assorbano l'olio in eccesso. Scaldate in una padella 4 cucchiai di olio d'oliva, aggiungetevi la cipolla tagliata fine ed il basilico e dopo un po' i pomodori, salate, pepate e fate cuocere fino ad ottenere una salsa densa. Nel frattempo preparate la ricotta tagliandola a scaglie. Fate scaldare abbondante olio in una padella e friggetevi le melanzane, sgocciolatele con della carta assorbente. Saltate la pasta nella padella dove avete cotto la salsa con l'aggiunta delle melanzane. E infine, una volta impiattata, spolverate con le scaglie di ricotta salata.

Down, the book ...

martedì 15 settembre 2009

A caccia di streghe, di cibo e di ciò che ne consegue ....


Strega chiama strega ... quando si dice il caso ....

Domenica passata, io, la sore, l'amica della sore e la nipo, abbiamo deciso di goderci una giornata tutta al femminile e, a differenza di altre volte, non ci siamo date alla pazza gioia facendo shopping come delle invasate, ne tantomeno abbiamo fatto tappa all'ikea (mi manchi mitica Billy, non sai quanto!!) ma abbiamo deciso di dedicare l'intera giornata alla scoperta delle bellezze della Valdera, e precisamente del piccolo borgo di Lari e delle zone limitrofe.


La cittadina in questione si trova sita tra le colline pisane, a pochi chilometri dalla mia città, in mezzo a una campagna rigogliosa. Lari o "Lars" come la chiamavano gli etruschi, ha mantenuto intatta tutta la sua bellezza di borgo medievale, ricca di storia e genuinità contadina. Tra i vicoli caratteristici ci si imbatte nella oramai nota sede della Pasta Martelli famosa in tutto il mondo per la qualità e per la carinissima confezione gialla che racchiude 4 tipi di formati di pasta. La famiglia produce pasta artigianale dal 1926 mediante trafilatura in bronzo, con questa tecnica la pasta è più buona ma soprattutto porosa in modo tale da assorbire meglio ogni tipo di salsa. Per maggiori informazioni e curiosità vi rimando al video in fondo al post dove la famiglia al completo viene intervistata nientepopodimenochè da Linea Verde. Ma torniamo al paese di Lari e alla sua storia ...


Passeggiando sotto le mura del castello, un'antico mastio datato XI secolo, si avverte un'atmosfera quasi surreale ... Fortunatamente domenica il cielo era limpido e la temperatura gradevole, ma chissà come mai, mi sono subito immaginata come sarebbe stato ammirare questo paesaggio in autunno con la bruma sottile e impalpabile che sale dai campi, l'odore della legna appena bruciata e il profumo del mosto appena pestato ...



La fortuna ha voluto che il castello fosse aperto ... 4 euro da dare al custode, senza guida, ma opuscoli alla mano tutte entusiaste e fiere della decisione di trascorrere una domenica "molto culturale" (quindi diversa ^__^) ci addentriamo ...


Concentrate nel capire qualcosa sull'origine del mastio dagli affreschi e dalle notizie un po' approssimative degli opuscoli, in nostro aiuto è accorso un aitante signorotto un po' attempato che ci ha fatto da guida per tutto il percorso. Nel frattempo devo ammettere che venivo un po' distratta dal panorama che si poteva ammirare dalle varie finestre e dai balconi e comunque mi sono riproposta che appena trovero' un po' di tempo mi documentero' meglio.


La cosa che mi ha più colpito dei racconti del custode, è stata la storia del castello nei secoli, nato sopra a una collina dove sorgeva un fiorente villaggio etrusco, diventato prima una torre di vedetta e di conseguenza una fortezza difensiva usata dai pisani per proteggersi dai continui attacchi dei fiorentini che volevano conquistare tutto il territorio.


Col passare del tempo però questa è passata da sede di tribunali ecclesiastici a prigioni proprio nel periodo della caccia alle streghe, ed è proprio qui che ho scoperto la storia di Gostanza da Libbiano, una povera levatrice accusata di stregoneria alla fine del XVI secolo.


Gostanza abitualmente adoperava degli infusi preparati da lei stessa, come la maggior parte delle donne contadine dell'epoca, ma in seguito alla morte di alcuni bambini fu incarcerata nella fortezza e venne sottoposta al tormento del tratto di fune ( e qui non voglio scendere nei dettagli che è meglio...) Di conseguenza fu mandata a San Miniato davanti al tribunale della Santa (???) inquisizione.


Fortunatamente la donna fu assolta dalle accuse (strano ma vero) .... ma da strega a sorella strega, mi è sembrato doveroso documentarmi meglio sulla sua storia, quindi mi sono comprata in loco un libricino dove vengono descritte tutte le fasi del suo processo.


Nel corso dei secoli la fortezza è stata purtroppo testimone di altre atrocità come omicidi da parte dei gerarchi al tempo del fascismo nei confronti di alcuni partigiani o simpatizzanti filo socialisti, il tutto fino a 1935.


Al giorno d'oggi, tra le mura trasudanti di storia, le sale vengono utilizzate per convegni, mostre fotografiche, conferenze e matrimoni civili.


Insomma la morale è che, delle volte, anzi spesso, camminando a testa bassa, tutti in fila come formichine per le caotiche vie del centro, tutti presi dalle nostre storie quotidiane, non ci rendiamo conto che se alziamo un attimino gli occhi, intorno a noi ci sono delle bellezze naturali che tutto il mondo ci invidia, che non costano niente e che ci arricchiscono l'anima.





La ricetta che vi propongo oggi è semplice semplice, ho adoperato gli spaghetti Martelli e li ho conditi con la salsa "Puttaniera", non mi chiedete l'origine e il perchè di questo nome, io praticamente la conosco da quando sono nata ma mia madre non si ricorda affatto ne' chi ne' quando questa salsa è entrata per tradizione nella nostra cucina, l'unica cosa di cui sono certa è che si sposa meraviglisamente con questo tipo di pasta.


Spaghetti Martelli alla "Puttaniera"

Ingredienti:
spaghetti Martelli
1 barattolo di passata di pomodoro
3 spicchi d'aglio
peperoncino qb
olio
sale

Fare un soffritto con l'aglio tritato in piccolissimi pezzettini (meglio se si adopera lo spremiaglio), l'olio e un pizzico di peperoncino. Appena l'aglio diventa dorato versare la passata, ma attenzione, il segreto di questo sugo è proprio quello di non farlo bruciare!!! Salare, aggiungere un pochino di acqua (se necessario) e far cuocere a fiamma bassa, lentamente proprio come si fa con il ragù.
Cuocere gli spaghetti in acqua salata, scolare, condire e servire con una bella grattugiata di parmigiano reggiano.