domenica 31 ottobre 2010

Crema di zucca, patate, gamberetti e buon Samhain a tutte, stregacce!!!!

crema di zucca patate e gamberetti


Non so proprio come iniziare ... ecco ... forse forse ...... un guizzo ....
Fuori diluvia, nubi nere e cariche di pioggia si stanno riversando violentemente sulle povere foglie secche oramai cadute sull'erba da giorni. Un vento freddo e incessante sbatacchia gli infissi e io, dentro casa che sto intagliando zucche, incensando gli ambienti e preparando gli addobbi con i colori di Samhain, arancio e nero. La vita delle streghe è sempre più dura, specialmente di questi tempi, troppe cose da fare, da riparare e qualcuno da punire, anzi, molti. Sono anni da dimenticare, la crudeltà della gente spinge alla cattiveria, imbrogli, truffe in nome della legalità, omicidi, genocidi, tutte brutture che farebbero impallidire anche chi, come me, ha assistito, col passare dei secoli  a guerre e inquisizioni. A quei tempi si risolveva tutto con un bel giro di peste, oggigiorno c'è ben poco da rimediare, il morbo che si è incancrenito dentro di noi, è nel nostro cervello, nei nostri occhi, nelle nostre menti che vengono costantemente plagiate da quella scatola quadrata, ora anche in sedici noni, chiamata televisione .... Troppo potente anche per noi povere streghe, le nostre pozioni sono inadeguate, troppo deboli, stantie .... La fantasia è morta, la fanciullezza è crepata, l'innocenza è già bella che seppellita ... Che dire oltre, care sorelle, se le nostre magie non funzionano più??? Non diamoci per vinte! Stasera più che mai, inforchiamo le nostre care e vecchie scope, voliamo piu' in alto delle nubi stesse nonostante la pioggia e pisciamo in testa a tutti coloro che cercano di plagiare i nostri figli, il nostro futuro, la nostra vita!!! Ma per chi non se la sentisse, va bene anche una bella cena con gli amici, la famiglia e i parenti ^__^ . Per l'occasione mi sono anticipata preparando una  crema a base di zucca mantovana, patate e gamberetti, dei crumble zucca groviera e speck,  e dei deliziosetti plum cake sempre a base di zucca e mandorle ... Le zucche che vedete nelle foto non sono commestibili, vengono solo adoperate per decorare gli ambienti, quindi non compratele assolutamente per mangiarle! Buon Samhain dunque, e ricordate, una candela fuori dalla finestra insieme a un bel piattino di leccornie, piccolo accorgimento per lasciare fuori di casa eventuali spiriti maligni .... ^___^ 

zucche


Crema di zucca, patate & gamberetti


Ingredienti (x 4 ps.):

  • 300 gr. di patate
  • 500 gr. di polpa di zucca mantovana
  • 30 gr. di burro
  • 300 gr. di gamberetti già puliti (non scegliete quelli troppo piccoli)
  •  1/2 scalogno
  • prezzemolo fresco (qb)
  • olio evo/sale/pepe

Tagliare la zucca e le patate a pezzi dopo averle pulite e lavate. Rosolare lo scalogno sminuzzato nel burro per pochi minuti ed aggiungere le patate e la zucca, far insaporire per qualche minuto dopodiché salare e aggiungere 750 gr. di acqua calda. Cuocere per 30' circa affinché le verdure non risulteranno ben cotte. Nel frattempo cuocere i gamberetti in un filo d'olio d'oliva aggiustandoli di sale. Frullare la zuppa ancora calda nel mixer, aggiustare di sale e pepe. Se risultasse troppo densa aggiungere altra acqua calda. Versare la crema nelle ciotoline, distribuite alcuni gamberetti, del prezzemolo fresco tritato e un filo d'olio evo.
Ricette presa ma rielaborata dalla sotto scritta dalla rivista "più cucina".

    zucca

    Vagando nel web, mi sono imbattuta in questo delizioso racconto scritto da Antonio Bruno, si intitola "Susan, a Samhain", mi è piaciuto un sacco e ho deciso di condividerlo con tutte voi, quindi se avete dieci minuti di tempo vi consiglio di leggerlo .... Bacioni e buon Samhain, stregacce!!!!!
    "Susan, a Samhain"
    di
    Antonio Bruno
     
    "Il rosso e l’oro sembravano essersi impossessati della Terra, con le loro pacate o sferzanti pennellate mosse dal vento d’autunno… Gli alberi dei parchi cittadini e gli alti faggi che delimitavano i viali avevano ormai da qualche settimana iniziato nuovamente il loro annuale rito di speciale policromia stagionale inviando su tetti ed asfalti migliaia di loro "messaggere": passate cantanti di primavera, foglie che, solo qualche mese prima, erano rigogliose e verdi, nella danza armonica di fusione con il cielo, di anelito alla stella della vita che gli uomini chiamano Sole……
    Chi dice che l’autunno è una stagione triste o malinconica non ha capito nulla della magia perennemente vitale delle stagioni, che sono il respiro della natura. L’autunno è come una musica barocca, ed i suoi florilegi di colori caldi - di foglie o ricci di ippocastano che preludono a più intime introspezioni domestiche che ben presto porteranno gli uomini a sentire il bene atavico della dimora protettrice, cadendo a terra, o facendosi trasportare nell’aria, lontano - mi ricordano le scale armoniche di Vivaldi, di Bach o di Telemann…
    Susan Woodhouse era una bimba che queste cose le aveva sempre sentite, fin da quando aveva pochi anni: sembrava che, d’autunno, il suo giovane spirito si animasse di una strana euforia e provasse un grande piacere nel tuffarsi nei cumuli di foglie morte accatastate dagli spazzini o nel raccogliere ricci di ippocastano da terra, incurante delle punture che spesso martoriavano le sue manine. La sua cittadina era una tipica cittadina inglese, ordinata e borghese ma con la fortuna di essere immersa in una natura dolce e bellissima, in una terra che nasconde, forse, il mistero della vita intima, profonda, del nostro intero pianeta; credo che questo mistero fosse conosciuto ed onorato dai nostri progenitori, quando il tempo non era malato di apparenza e l’uomo non aveva ancora abbruttito sé stesso con la schiavitù del solo visibile. Dalle parti di Susan, la gente conservava ancora, sepolto in qualche angolo delle memorie ataviche ereditate da generazioni di uomini che, di quella terra, vivevano, una sorta di innata consapevolezza, un discreto quanto spesso inconsapevole colloquio di elezione con gli "spiriti delle lande", con le forze nascoste che ne vivificavano la linfa.
    Susan sembrava essere venuta da quell’imprecisabile passato e, crescendo, quella sua strana predilezione per l’autunno, quella incontenibile euforia che la portava ad intrattenersi per ore nei parchi cittadini o nei boschi delle immediate vicinanze dell’agglomerato urbano, divenne sempre più una particolarità irrinunciabile della sua vita.
    Quando, poi, il calendario scandiva il trascorrere dei giorni in prossimità del fatidico 31 ottobre, Susan avvertiva quasi una frenesia incontenibile. Mentre le sue amichette ed i compagni di scuola si accontentavano di girare le strade bussando di porta in porta per il tradizionale gioco del "TRICK-OR-TREATING", nel rituale ricatto che perpetravano al distratto mondo degli adulti e si mascheravano da streghe, folletti, spiriti e scheletri, Susan, che a volte era stata quasi trascinata dai compagni in quella parodia che trovava essenzialmente banale, faceva risuonare nella sua mente l’antica cantilena:


    "A soul cake!
    A soul cake!
    Have mercy on all Christian souls, for
    A soul cake!"

    (Abbi pietà per tutte le anime Cristiane/per una torta dell'anima)

    A 11 anni, la bimba rispose al "richiamo" di Samhain… Non sapeva cosa fosse ma sentiva che quel nome era come una specie di chiave. L’aveva, forse, letto da qualche parte, in qualche libro di leggende che il papà gli aveva regalato nel fugace tempo dell’infanzia. Susan sembrava rapita, dai quei racconti.
    "Sei proprio una piccola strega, come tua mamma!…" - si divertiva a dirle Dick Woodhouse stuzzicandola giocherellando coi i suoi riccioli ramati incapace di non pensare alla madre di Susan, che un giorno la foresta gli aveva portato via…
    Quell’anno, la strana cantilena dello "Samhain" cominciò a risuonare ossessivamente quanto delicatamente nella testa della bambina tornando dal doposcuola, in quelle ore in cui il Sole sta per farsi accogliere dal grembo mistico della figlia Terra ed il vento fa danzare in muliebri mulinelli le foglie distese al suolo in fittizi tappeti.
    "Samhain"…… Samhain!"….. udì quell’anno nella mente allo scostare con i piedi dei cumuli di foglie. Era la sera del 31 ottobre. La bambina portava in una mano la cartella e, con l’ altra, sorreggeva una zucca contenente un cero acceso che le avevano dato a scuola e che avrebbe dovuto portare così fino a casa pena l’arrabbiatura degli spiriti malvagi… E la voglia di tornare a casa, quella sera, era davvero poca… Poi, la bambina si fermò, i piedini sommersi da onde screziate di rosso ed oro…
    Alzò lo sguardo alla sua destra, oltre i bassi filari di case e villette del suo tempo distratto, ed andò a perdersi nei boschi e nei declivi delle regioni a cavallo fra Wiltshire e Somerset… Restò così, assorta, per minuti indefinibili… poi le parve di vedere come delle lunghe mani protendersi da quegli alberi lontani e vicini al tempo stesso, mani che facevano un gesto armonico, sincronizzato ed inequivocabile: chiamavano Susan a sé…
    Chi era, ormai, in quel momento, Susan?… Perché lasciò cadere a terra la cartella ed assunse quella strana luce di sogno nei suoi grandi occhi verdi?… Non lo sapremo mai.
    "Samhain"… "Samhain!"… sentiva ripetutamente fuori e dentro di sé la bambina, come una cantilena che l’attirava irresistibilmente…
    Attraversò cortiletti privati e scavalcò piccoli muri di sassi antichi, posti su quei crinali chissà quanti secoli prima da uomini che conoscevano, forse, il segreto di quella voce.
    Attraversò campi di grano ormai giunti da tempo al termine del loro ciclo annuale e… si sentì vitalizzata, preda di un indescrivibile gioia, di un benessere tale da farla piangere…
    "Ah, papà, papà!… Perché non sei qui con me, ora?…", pensò Susan per un attimo.
    "Forse andiamo verso la casa di mamma… Io è… *so* che lei è là, Papà…."
    Ma, poi, quello strano salmodiare, quelle braccia magre, avvolte da panni sfrangiati, scuri, lunghi, la chiamarono ancor più irresistibilmente verso la boscaglia, sulle "Hill" che forse non avevano mai avuto niente a che fare con il mondo degli uomini…
    "Samhain"… "Samhain!"… E Susan alzò la zucca con il cero acceso al suo interno verso gli alti alberi che non le avrebbero fatto, ne era certa, alcun male…
    "Samhain"… "Samhain!"… E il sole calò dietro le "Hill"…
    Ogni anno, da allora, Dick Woodhouse, che non era mai riuscito a piangere per la scomparsa della sua unica figlia, si spinge fino ai limiti della cittadina in cui era nato e vissuto. Gli occhi sono sempre lucidi, velati da un pianto nobile e dolcissimo che nessuno poteva capire davvero. Ad un certo punto, l’uomo si ferma e guarda lontano, oltre le "Hill"… E’ allora che le sue labbra si piegano in un abbozzo di strano quanto sereno sorriso.
    "Samhain"… "Samhain!"… canta la voce di Susan da qualche parte, laggiù… Un’eco più lontana, di voce femminile, ripete le parole di Susan:
    "E’ Samhain, papà… Ti aspettiamo…"  

    - Antonio Bruno -


    Con questa ricetta partecipo al contest di Lucy del blog "Ti cucino così", scadenza 11 dicembre 2010.

    19 commenti:

    1. che buona questa zuppa...adoro i gamberetti nelle zuppe di zucca...baci e buona domenica!

      RispondiElimina
    2. Ciao, il tuo blog è fantastico, questa ricetta meraviglia e i tuoi racconti una suggestione ed un portento... Mi piace proprio tutto... Tornerò! Buona festa allora e "vola sempre alta". Baci. Deborah

      RispondiElimina
    3. Elisina: grazie a te!! ti ho appena mandato la ricetta per il tuo contest! ^^

      Il sapore: grande Deborah!! grande davvero!!! un megabacio!!!

      RispondiElimina
    4. che bontà=)
      anche noi oggi riectta alla zucca.. ma versione dolce..!!
      www.modemuffins.blogspot.com
      baci!

      RispondiElimina
    5. Una sicura delizia! Superlativa!!!

      RispondiElimina
    6. Your soup looks scrumptious! I love pumpkin soup!

      RispondiElimina
    7. le zucche nn commestibili della foto sono stupende! la cremina deliziosa e...le tue parole prima della ricetta sante!

      RispondiElimina
    8. assolutamente una crema adatta alle streghe, veramente buonissima e l'abbinamente trovo sia spettacolare.complimenti!inserita nel contest e...dopo il giro di ieri, buon riposo streghetta

      RispondiElimina
    9. Ma grazie!!! Grazie della zuppa (che sara' in tavola alla velocita' della luce) e per la storia! Il tuo blog e' sempre super! :D

      RispondiElimina
    10. Ciao tesoraaaaaaa!questa crema deve essere a dir poco deliziosa!un bacione streghetta!

      RispondiElimina
    11. fantastica zuppa meravigliosa perfetta per ogni stregaccia che c'è in giro, perfetta contro sto mondo davvero faticoso ....un bacione
      p.s il racconto è struggente...

      RispondiElimina
    12. zuppa buonissima.... e il tuo blog che diventa sempre più bello ogni giorno che passa!!!
      oggi io con la polpa della zucca che ho intagliato ieri sera per halloween ho preparato il ripieno per i ravioli! posterò la ricetta a breve..;)

      RispondiElimina
    13. MMM: appena visitato il vostro blog, delizioso!!! cucina-moda un tema a me molto caro, siete fortissime!!!

      Gialla: grazie tesoro!!!

      Kiki: thank's!!!

      Cenerentola: grazie mille!!!

      lucy: grazie!! è stato faticoso ma ce l'abbiamo fatta!! ^^

      Vittoria: e tu se la mejo!!! bacio!!

      night: un bacione fatina mia!!!

      Lo: bello vero??? mi ha emozionato, e poi, questo bruno, come scrive bene!!!

      Mirtilla: obbiettivo centrato dunque!! bacio!!

      Heidi: buoni i ravioli!! grazie tesoro, un bacione anche a Harald che sta passando un brutto momento .. baci a tutti voi!!

      RispondiElimina
    14. Ciao Susina!!! Ma quanto sono buone zuppe, creme e vellutate?!?!
      La foto e' splendida, vado a finire di leggere il brano!
      Baci & Abbracci ;-)

      RispondiElimina
    15. Ciao Susina!!! Buooone le zuppe e le vellutate...poi in questo periodo una coccola! Baci baci

      RispondiElimina
    16. questa zuppa scalda l'anima!!! (anche quella di un'"angelo dell'inferno" come me!!;);))

      RispondiElimina
    17. Kat: ciao carissima!!! spero che il racconto ti sia piaciuto, io l'ho trovato molto bello!!
      bacini!!

      Harald: altro che inferno!! guarda cosa state facendo te e la heidi per i vostri nonni e la mamma dei bambini del tuo socio, siete angeli ma del paradiso, altrochè, vi abbraccio forte forte!!

      RispondiElimina
    18. Rileggerei di continuo queste tue parole e il racconto.. mi sono pernsa un po' di cose.. tra cui questa bellissima e deliziosa zucca e lo spettacolare e succulento Crumble.. brava streghetta mia.. bacino enorme

      RispondiElimina

    Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.