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venerdì 9 marzo 2012

Pappardelle al cinghiale, a voi, solo per voi questo bendiddio!

Pappardelle al cinghiale

Questo piatto è un "must" della cucina di mia madre. Ricetta tramandata da ben 4 generazioni, questa volta riportata anche nel blog così per rendere anche voi partecipi di cotanta bontà. La preparazione di per se è abbastanza semplice, ma come nel più classico e personale "comfort food" richiede amore, tempo e passione, quindi, seguite passo passo la ricetta e questo piatto non vi deluderà. Buon week end soleggiato (sperem!)

Pappardelle al cinghiale


Pappardelle al Cinghiale



Ingredienti (x10 ps.):

  • 1 kg di cinghiale (non troppo magro)
  • pasta tipo pappardelle
  • 2 cipolle
  • 3 spicchi d'aglio
  • 2 ciuffetti di rosmarino
  • 2 ciuffetti di salvia
  • 2 piccole coste di sedano
  • 3 foglie di alloro
  • 2 carote
  • 1/2 lt. di vino rosso
  • mezzo tubetto di concentrato di pomodoro o mezza bottiglia di passata
  • olio/sale/pepe (qb)

Tagliare il cinghiale in piccoli pezzi, metterlo in infusione col vino rosso in una boule abbastanza capiente aggiungendo la metà degli odori tritati (ovvero, 1 cipolla, 1 costa di sedano etc ....). Lasciare riposare per una notte intera (ma se non avete tempo, anche 3h vanno bene lo stesso). Togliere i pezzetti di carne dal liquido di infusione, mettete il vino da parte scolato dagli odori che butterete nel cestino e mettere la carne in un tegame con l'olio, sale, pepe e il resto degli odori freschi triturati finemente. Cuocere a fiamma bassa per circa 30' dopodiché aggiungere il concentrato di pomodoro, cuocere con coperchio per circa 2h (dipende però sempre se la carne è tenera o meno) se necessario, aggiungere un po' di vino rosso avanzato dall'infusione, A cottura ultimata lasciare raffreddare e con le mani provvedere a sbriciolare i pezzettini di carne. Lessare la pasta al dente, scolarla, metterla nel tegame con la carne e il suo intingolo (precedentemente riscaldato), mescolare e servire. 

lunedì 11 luglio 2011

Gratin di patate e pomodori al profumo di timo

gratin patate e pomodori


Eccoci qua, trascorso bene il week end nonostante il caldo africano? Mare, montagna, piscina, campagna, città o cosa? Io mare, protezione 30 e tanto olio protettivo nei capelli. 
Oggi voglio proporvi questo piatto, un must estivo per quanto mi riguarda anche se si rende necessaria l'accensione del forno, poco male, si inforna, si scappa in un'altra stanza e si mangia a temperatura ambiente. 
Io l'adoro! Bacioni e buon inizio settimana facendo il countdown alle fatidiche ferieeeeeeee!!


Gratin di Patate
 e Pomodori


Ingredienti (x6 ps.):


  • 1 kg. 1/2 di patate
  • 600 gr. di pomodori
  • 300 gr. di cipolla bianca
  • 200 gr. di Emmenthal
  • 1 rametto di timo fresco
  • olio/sale/pepe (qb)

Lavare bene le patate e lessarle con la buccia in acqua fredda salata. Non cuocerle troppo, controllare con i rebbi di una forchetta, non si devono spappolare. Scolarle e lasciarle intiepidire, sbucciarle e tagliarle a fettine. Pelare le cipolle e tagliarle a rondelle. Lavare i pomodori e tagliarli a fettine. Grattugiare l'emmenthal. Ungere un pirofila da forno e coprirne il fondo con uno strato di patate, di seguito uno strato di pomodori, cospargere con il formaggio grattugiato e le foglioline di timo (precedentemente mondate e asciugate), aggiustare di sale e pepe, un filo di olio e ricominciare a fare gli strati fino a terminare con uno strato di formaggio. Cospargere il tutto di olio, cuocere il gratin a 175° per 40/45'. 


lunedì 20 dicembre 2010

Cavolo strascicato detto anche "strasci'ato"!

cavolo strascicato

"Ohhhhhhhhhh, gingobbèl gingobbèl, gingollolduèiiiiiiii, o machfans isit tu raid inaopplesantesple', ohhhhhhhhhhhh, gingobbe' gingobbe'!!!!!"

(maledetto Chardonnay!!!)


auguri!!!


nevicata a pisa




natale 2010



natale 2010


natale 2010


Cavolo strascicato

Cavolo Strascicato 
(detto anche strasci'ato)

Ingredienti (4 ps.):

  • 1 cavolfiore di media grandezza
  • 1/2 bicchiere d'olio evo
  • 2 spicchi di aglio
  • 5 cucchiai di passata di pomodoro
  • farina (qb)
  • 1/2 bicchiere di acqua
  • fette di pane toscano (quindi sciapo) raffermo o tostato

Fare a pezzetti non troppo piccoli il cavolfiore ed infarinarli con l'aggiunta di sale e di pepe. In una teglia versare l'olio con gli spicchi di aglio leggermente schiacciati e quando questo inizia a soffriggere immergervi i pezzi di cavolo mescolando 2 o 3 volte facendo attenzione a non romperli e non appena questi hanno preso colore aggiungere la passata di pomodoro e mezzo bicchiere di acqua. Far cuocere a fuoco lento. Quando il sughetto si sarà ritirato disporre il tutto in una ciotola con le fette di pane tostato, oppure serviteli caldi direttamente sulle fette di pane, come antipasto.

giovedì 16 dicembre 2010

La Ribollita e gli amici pelosi della Susy ...

la ribollita


La vita è proprio strana, delle volte si incontrano persone, o meglio, esseri innocenti e ricolmi di amore che in qualche modo, volente o nolente,  riescono a cambiartela, in meglio. Quello che è successo a me qualche mese fa, dopo una serie di fortunati eventi, devo ammetterlo, ha contributo a rendere la mia vita ancora piu' ricca ed "emozionale" che mai ... Vi starete forse chiedendo: "Ma che le è successo?? Ha vinto all'enalotto?? Ha sposato un riccone, bello alto biondo e molto piu' giovane di lei??"




Niente di tutto questo, ho solo avuto la fortuna di conoscere Rambo e i suoi amici, e visto che stava cercando una mamma che lo adottasse a distanza e visto che è stato anche amore a prima vista,  mi sono subito armata di scatolette, croccantini e piumini e li ho portati al lui e ai sui pelosissimi amici e ovviamente lo ho adottato a distanza, si, a distanza perché sinceramente sono tutti cani di grossa taglia, molto grandi e nel mio piccolo appartamento proprio ci starebbero come in galera, per non parlare poi  della capo famiglia, Aurora alis "Godzilla" che li ridurrebbe sicuramente a una stregua di poveri derelitti, sfregiati se non addirittura torturati .... 

rambo


Quello che mi ha colpito di piu' durante la mia prima visita è stato come questi cani fossero in perfetta forma fisica nonostante la vecchiaia, vi dico solo che il piu' anziano ha 18 anni!! Questo non è un canile vero e proprio ma una specie di Hospice per cani vecchiarelli, abbandonati, maltrattati o peggio ancora...  

lilly


Insomma, ho dovuto fare conto anche con i miei preconcetti sui canili in generale ma quando la titolare, la mitica "Gina" mi ha raccontato la storia di ognuno di loro (60 cani, e dico sessanta!!!) delle storie raccapriccianti su come venivano "accuditi" ( per modo di dire!!) dai loro padroni e vederli li, in mezzo al bosco, con le loro casette immacolate, con le copertine colorate, in piena forma, muscolosi e sorridenti mi si è riempito il cuore di gioia, affetto, tenerezza ... Mi sono letteralmente buttata su di loro, li ho abbracciati, coccolati, pero', sempre e comunque, con "un' ovo sodo che non andava ne su ne in giu'" (cit.)....  

lilly

Non sono assolutissimamente daccordo con quelle persone che dicono di amare gli animali piu' delle persone,  ma dal momento che ti prendi cura di un essere vivente, che sia un cane, un gatto, un tarpone o uno gnu, deve essere considerato come un essere da rispettare in tutto e per tutto, è una parte di noi, del nostro essere e dipendente quasi totalmente da noi, dagli affetto e lui ti ricambierà cento, mille volte di piu'! Comunque, ritornando al canile la signora che lo custodisce, insieme ad alcuni volontari, hanno sempre e comunque bisogno di aiuto, economico e non, quindi, magari, dico che sarebbe bello per esempio, invece di regalare un cucciolo al bimbetto capriccioso che il piu' delle volte lo scambia per un peluche, fargli capire, adottando anche a distanza una di queste piccole bestiole bisognose che questi non sono giocattoli, appunto, che non vanno maltrattati tanto meno abbandonati quando si parte per le vacanze, come è successo a molto di loro, purtroppo ..

lory


Potrei parlarvi per ore di queste magnifiche bestiole, delle loro storie, ma vi vorrei solo invitare a pensarci su, e linkare sul sito del canile (QUI) o sulla loro pagina facebook (QUI) ... basta poco, solo un' offerta ... veramente ... E visto che siamo vicini a natale, vi ricordo anche che, evitando i regali inutili per esempio a tutte quelle persone a cui vi sentite in obbligo di farli per vari motivi e che magari vi stanno anche sui maroni, lasciate perdere, ci sono tante associazioni onlus che hanno veramente bisogno di noi ... Fate qualcosa di diverso, a chi è diverso da noi, ci vuole veramente poco ....



Con tutto questo non voglio assolutamente fare la "San Francesco" della situazione, con tutte le stronzate che ho fatto in passato ho già la strada spianata per il purgatorio (se mi va bene ..) ma si puo' sempre migliorare nella vita, non credete????
Ora vi lascio in compagnia della Ribollita, ricetta di mia madre, una vera goduria, garantisco, un piatto decisamente adatto a queste freddissime giornate invernali!! Bacio e stay tuned con altre mirabolanti storie, foto e ricette!! Smuack!!!! 

ribollita


La Ribollita

Ingredienti:

  • 3 mazzetti di cavolo nero (io ne ero sprovvista ed ho adoperato il cavolo normale ma voi metteteci quello nero che è piu' adatto a questa ricetta)
  • 4 carote
  • 4 zucchine
  • 4 patate ( di media grandezza)
  • 1 sedano
  • 1 cipolla (il porro è anche meglio)
  • 1 bicchiere di passata di pomodoro
  • 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
  • olio q.b.
  • 4/5 rametti di pepolino (timo)
  • mezzo peperoncino
  • un'etto e mezzo di pane di Vinca (Vinca è un paese situato sulle Alpi Apuane, pane fatto con acqua sorgiva e farina e crusca)
  • tre etti e mezzo di fagioli borlotti
  • sale q.b.


In primis lessare i fagioli, poi passarli nel passatutto con la loro acqua di cottura. Mondare e tagliare le verdure, il cavolo privarlo della sua costola. Mettere l'olio di oliva in una pentola abbastanza capace e far insaporire la cipolla tagliata a pezzettini, il sedano e le carote, aggiungere il pomodoro e il concentrato, il pepolino e il peperoncino. Mettere il cavolo tagliato a pezzetti, gli zucchini e le patate, lasciar cuocere lentamente. A fine cottura aggiungere il passato di fagioli. Quando comincia a bollire buttare il pane a dadini e girare, far cuocere per un quarto d'ora, spengere e lasciare riposare. Quando il piatto viene servito aggiungere un po' di olio a crudo... 
N.B.: il pepolino o timo, va' legato a mazzetto per poi poterlo togliere a fine cottura
N.B.: se la ribollita viene consumata il giorno dopo è ancora più buona...


"Che piova o nevichi, o il sole picchi forte sulle pietre, 
io saro' li, al tuo fianco, fedele, mai stanco, curioso e felice.
Guarderò il mare insieme a te ed i miei sogni si mescoleranno ai tuoi ...
Non ci saranno zampe, non ci saranno mani, ma solo il nostro cuore.
Ti accompagnerò sempre, ovunque ti difenderò ed ascolterò i tuoi pensieri,
silente come la notte entrerò nella tua anima e resterò li ...
per non lasciarti mai. E tu fa lo stesso con me.
Non mi abbandonare, perché io non lo farò mai."
-Lettera di un cane-
Giulia Modena   

venerdì 7 maggio 2010

"Pizza povera" e tanta tanta voglia d'estate ...

pizza povera

Non vorrei cominciare questo post col lamentarmi del tempo come le vecchine sull'autobus la mattina presto, però purtroppo, questa primavera lascia un po' a desiderare. Bramiamo l'arrivo dell'estate, la imploriamo, la supplichiamo, anche se poi di rimando cominceremo a lamentarci del caldo afoso, dell'umidità e di quelle stramaledettissime zanzare ... Non siamo mai contenti? MAI! Quindi, per quanto mi riguarda, faccio finta di nulla, il cambio dell'armadio l'ho fatto, le All Star rosse sono state già indossate (nonostante la pioggia torrenziale..) e i costumi in pole position nell'armadio ... stiamo a vedere, nel frattempo gioco in anticipo e vi propongo oggi una ricettina facile facile, veloce veloce, gustosa e svuota frigo/dispensa ...

pizza povera

Pizza Povera

Ingredienti:
fette di pane toscano "posato" (di qualche giorno)
pomodorini pachino
mozzarella fiordilatte (o di bufala)
olive nere denocciolate
foglie di basilico
sale/olio evo
filetti di acciuga sotto sale

Tagliate a fette il pane (fette di media grandezza), adagiatevi i pachini tagliati in due, la mozzarrella affettata abbastanza finemente le olive divise in due, salare, oliare, infine aggiungete le foglie di basilico finemente tritate. Mettere in forno e far cuocere finchè la mozzarella non si fonde. A cottura ultimata, sfornare e aggiungere i filetti di acciuga preventivamente sciacquati. Servire caldi.