Penne rucola, melanzane, olive, pinoli tostati e pecorino sardo

Oggi sono di corsa, come ieri, l'altro ieri, come quasi certamente domani, quindi a voi questo piattino di pasta dai sapori decisi, da un profumo familiare e da un aspetto decisamente invitante, bye bye!!!

Penne rucola, melanzane, olive, pinoli tostati e pecorino sardo

Ingredienti (x 3/4 persone):

• 300 gr. di penne rigate
• 100 gr, di rucola
• 300 gr. di melanzane
• 50 gr. di olive nere denocciolate
• 20 gr. di pinoli
• 1 spicchio d'aglio
• pecorino sardo stagionato (qb)
• olio/sale/pepe

Pelare le melanzane e ridurle a tocchetti, farle saltare in una padella antiaderente con filo di olio caldo, salare e pepare. Togliere le melanzane e metterle in un piatto rivestito di carta assorbente. Nella solita padella aggiungere altro olio, scaldarlo e stufare la rucola (precedentemente mondata e asciugata), lo spicchio d'aglio sbucciato, le olive fatte a rondelle, il sale e il pepe. Lessare la pasta in acqua salata, scolarla e trasferirla nella padella aggiungendo un filino di acqua di cottura e i pinoli precedentemente tostati. Fare insaporire per qualche minuto dopodiché togliere lo spicchio d'aglio, aggiungere la melanzana ed una abbondante grattugiata di pecorino sardo. Impiattare.

Pizza ai fichi, prosciutto crudo, caprino e timo

Altre ma soprattutto "Alte" sperimentazioni con soggetto "pizza", questa volta azzardando un po' più del solito trafugando, parzialmente, l'idea dal blog "Citrus and Candy" (carino moooooolto carino!!) dove lei nella sua ricetta mette del formaggio stagionato cosa che io invece non ho fatto optando per del caprino fresco emulsionato con del miele di acacia (molto più delicato rispetto ad uno stagionato che secondo me avrebbe penalizzato il sapore sia dei fichi che del prosciutto), ero dubbiosa anche sull'utilizzo del timo, specialmente dopo essermi consultata con un amico chef e aver ricevuto dal medesimo un secco NO, ma io, testarda come un mulo, ho voluto provare lo stesso (mi intrigava troppo!) e secondo me tanto male non ci sta, anzi, il tutto su una classicissima base di pasta per pizza. Devo dire che ha riscosso un discreto successo ma mi raccomando, il caprino da utilizzare deve essere essenzialmente fresco, i fichi non troppo maturi ma dolcissimi e il prosciutto semi-dolce. So benissimo che in molti storceranno la bocca, certi abbinamenti sono esclusivi, azzardati ma mai dire di no davanti ad un piatto solo perché non è bello nel suo aspetto o perché ha degli ingredienti che di solito si consumano separatamente, scartare solo se puzza, ma anche no, vedi il gorgo o i cavoletti di Bruxelles, insomma,  il mondo del gusto è immenso proprio come la nostra mente che poi è quella che sceglie se scartare una cosa o meno, quindi, ricetta per coraggiosi, anzi, no, per intrepidi del gusto, curiosi e anticonvenzionali .... Ciao dalla Susina end enjoy the week end!!!

Pizza ai fichi, prosciutto crudo, caprino e timo

Ingredienti: (x 1 pizza)

• pasta per pizza
• 11 fichi neri (abbastanza piccoli)
• 80 gr. di prosciutto crudo semi-dolce
• 120 gr. di caprino fresco
• miele di acacia (qb per emulsionare)
• timo (qb)
• olio

Stendere la pasta in una teglia rivestita di carta forno, con i rebbi della forchetta bucherellare la base, spalmare il caprino emulsionato precedentemente con del miele di acacia (poco, solo per renderlo più cremoso). Lavare i fichi, privarli del picciolo e dividerli a metà, disporli sopra il formaggio, aggiungere le fette di prosciutto, cospargere col timo e un filo di olio evo. Infornare a 180° per 30' circa.

Dublin Bay Prawns, ovvero gamberoni alla dublinese

Che cosa è la magia? Un potere soprannaturale che permette di compiere atti normalmente impossibili ?(wiki) Una tecnica ben studiata per che si prefigge lo scopo di influenzare gli eventi e dominare i fenomeni fisici, nonché l'essere umano, servendosi di gesti, atti e formule verbali e rituali appropriati? (wiki) Magia ovvero l'insieme delle tecniche atte a sottoporre le Potenze Superiori (Genii, Demoni, Spiriti) al volere dell'uomo? (ass. Bibrax) oppure è solo alchimia, fantascienza, novelle, sogni o pura realtà? E chi lo sa??? Delle volte succedono cose inspiegabili che avvicinano cose e persone altrettanto inspiegabilmente, un po' come è successo tra me e Aurore Favilla, autrice del libro "Mi chiamo Susina" e food blogger di "Biscotti rosa e tralala".  Ok, sto facendo un panegirico non indifferente di discorsi intricati per arrivare al punto ma se continuo così non farò in tempo di finire per cena, credo che nessuna di voi ci stia capendo qualcosa e a dirvi la verità, mi sto perdendo un pochino anche io, dunque arriviamo al sodo, da questo momento sarò addirittura schematica, ve lo giuro!

1. Notare il nome della protagonista
2. Ho trovato il libro in una libreria per ragazzi solo per puro caso, dovevo accompagnare un amico che doveva fare un regalo al nipotino
3. Il nome dell'autrice, Aurore = Aurora il nome della mia pestifera gatta
4. Ambientazione, Irlanda (chi mi segue da tempo sa l'enorme amore che provo per l'isola in questione)
5. Aurore vive a Pisa
6. Aurore adora cucinare, ha un blog di cucina
7. Laureata alla facoltà di medicina e chirurgia dell'ospedale di Pisa (dove io lavoro)
8. Ho provato a cercarla via web per dirle quanto mi era piaciuto il suo libro ma non sono riuscita a contattarla, mi ha trovato lei dopo pochi giorni (non ho ancora capito come .. ^^) 

In sintesi, chiamatela "magia" o "serendipity" come la chiamano gli "ammerigani", ma soprattutto, se conoscete il modo di tramutare tutto questo in numeri da giocare al lotto, fatemelo sapere!!! 

Ma veniamo al libro; premetto che io non sono una buona recensitrice di libri, di solito quando qualcuno mi chiede se ho letto questo o quel libro e se ne vale la pena di comprarlo etc etc .. io rispondo sempre: SI/NO, quindi anche stavolta la farò breve e dichiaro apertamente e sinceramente che per me è un SI con lode ricordandovi però che si tratta di un libro per bambini dai 9 ai 12 anni, quindi per me va benone, per età ci rientro pienamente, ah ah ah!! Comunque copio incollo la trama riportata nel suo sito (che vi invito ad andare a sbirciare) ...

TRAMA: 

"Susina narra la sua storia dalla sua nascita fino al viaggio che intraprende con la nonna. Presenta i suoi familiari raccontando aneddoti divertenti e imbarazzanti. La sua mamma è una persona molto originale e stravagante, adora le canzoni anni sessanta, è ecologista, è una hippy dei giorni nostri che fin dall'inizio mette in "imbarazzo" sua figlia chiamandola come un frutto. Il papà di Susina lavora in banca, è una persona molto timida e schiva che non si fa mai valere. La nonna è una anziana signora ancora pimpante che di lavoro scolpisce le lapidi. Susina racconta degli abiti di seconda mano e fuori moda, delle amiche strane della mamma e delle sue crisi di entusiasmo, delle persone che abitano nel quartiere, dell'inferno delle vacanze, delle feste della nonna in giardino e dei suoi disastrosi compleanni. Non possono mancare i compagni di scuola, il vicino di casa antipatico e la candidatura della mamma come sindaco della città. Il viaggio che affronterà Susina sarà entusiasmante, pieno di imprevisti ed emozioni forti, durante il quale imparerà tante cose sull'arte e sulla storia; ma soprattutto apprezzerà l'importanza e l'unicità della sua famiglia."

 

Spero che Aurore non me ne voglia se non ho raccontato la trama del suo libro con parole mie, ma fidatevi, è meglio così ... ^^ 

Passando come si suol dire, di palo in frasca, la ragazza, oltre a fare altre millecinquecento cose, gestisce personalmente anche questo carinissimo blog da pochi mesi che si chiama, come ho già detto sopra "biscotti rosa e tralala".   Per l'occasione, oltre comunque a promuovere il suo libro prendo la palla al balzo per promuovere anche la sua prima raccolta dal titolo "La cuisine en rose", in sostanza il Rosa in cucina o meglio, la cucina in Rosa, la raccolta scade il 30 settembre quindi, se volete partecipare avete ancora 11 giorni, sbrigatevi! Per quanto mi riguarda ho deciso di contribuire con una ricetta Irlandese, per l'appunto, omaggiando in un colpo solo, la mia omonima e la raccolta della sua creatrice cogliendo l'occasione per farle gli auguri  di un futuro brillante fatto di successi  tra libri per bambini, ricette di cucina e la professione di medico. Un bacione dalla Susina, quella grande .... ^^

 Dublin Bay Praws

Ingredienti:

• 500 gr. di gamberoni (io ho adoperato le code di gambero)
• 3 cucchiai di burro
• 1 limone bio
• 1 manciata di prezzemolo
• 2 foglie di alloro
• sale/pepe

Pulire i gamberoni e lessarli per 20' in acqua salata con una scorzetta di limone e le 2 foglie di alloro. Scolarli, sgusciarli e rosolarli nel burro rigirandoli delicatamente. Spruzzarli di succo di limone e lasciarli dorare. Alla fine cospargerli di sale e pepe. Trasferirli nel piatto da portata e guarnirli con prezzemolo e fettine di limone.  

Meringue cake with lemon and lime curd

Ed eccomi qui a completare la triade, o il trittico, o il tris, dei dolci infornati nell'ultimo perido. Non saprei dirvi quale è  il più buono, sono tre dolci completamente diversi, sia nel gusto che nella forma, è veramente difficile dare un  giudizio. Il primo, lo strudel ai frutti di bosco ha un gusto decisamente asprigno, poco zuccherino e molto fruttato, lo consiglierei al termine di una cena dove sono state proposte delle pietanze un po' "elaborate". Il secondo, il plum cake all'uva bianca è morbido, burroso adatto ad una prima colazione o a una merenda. Il terzo, ovvero quello che vi sto proponendo oggi è semplicemente "divino", la meringa rimane morbida e assorbe tutto l' aroma della curd al lime&limone gentilmente regalatami dalla mia amica Rosy, che in fatto di dolci devo ammettere, non la batte nessuno. La curd in questione, dire che è sublime è dire poco, proviene direttamente dal Dorset  ed è della "The Cherry Tree", una azienda a conduzione familiare nata nel 1997, che oltre a curd produce sottaceti, chutney, confetture e marmellate e i loro prodotti, ottimi vi assicuro, sono in vendita anche on-line. In sostanza, scegliete il dolce che vi pare, fateli tutti, fatene uno, non fatene nessuno, insomma, fate voi, io vi saluto e vi do appuntamento alla prossima settimana (lavoro tiranno ho veramente poco tempo in questo periodo!! Sob!)  con un post dedicato ad un libro, ma soprattutto ad un libro scritto da una nostra amica blogger, non aggiungo altro, bacioni and stay tuned!!

Meringue cake with lemon and lime curd

Ingredienti:

• 185 gr. di farina
• 85 gr. di burro a pezzetti a temperatura ambiente
• zucchero a velo (qb)
• la scorza di mezzo limone
• 1 tuorlo sbattuto
• 1 pizzico di sale
• 70 gr. di zucchero
• 3 albumi
• 300 gr. di curd limone&lime

Setacciare la farina. aggiungere il burro e la scorza di limone. Lavorare l'impasto energicamente con le dita fino ad ottenere un composto granuloso. Aggiungere lo zucchero, il tuorlo sbattuto, impastare. Avvolgerla in una pellicola trasparente e metterla nel frigo a riposare per 30' circa. Imburrare uno stampo da 25 cm di diametro e stendere la pasta, bucherellarla con i rebbi della forchetta. Cuocerla in "bianco" ovvero coprendola con dell'alluminio e riempirla con dei fagioli secchi a 200° per 15' poi diminuire la temperatura a 150° e continuare la cottura per altri 5'. Sfornare, togliere il tutto, lasciarla intiepidire. Spalmare sulla torta la curd al lime e limone. In una ciotola montare gli albumi a neve aggiungendo lo zucchero vanigliato e un pizzico di sale, amalgamare il tutto e disporlo sulla torta. Cuocere per altri 30' (a 150° ma dipende sempre dal vostro forno). Attenzione a non far bruciare la meringa che deve solo abbronzarsi un pochino ma soprattutto deve rimanere morbida nel suo interno.
(se mi sono dimenticata qualcosa ditelo perchè oggi sono proprio fusa!!!)

Plum Cake all' Uva Bianca

Non è semplice ottenere un ottimo risultato cucinando un dolce con dei frutti umidi, proprio come l'uva che rilascia tantissimo succo, ma non ci scoraggiamo, il risultato pecca solo quando lo dobbiano tagliare a fette, per il resto, dire che è divino è dir poco .... Una soluzione sarebbe quella di adoperare acini non troppo maturi ma poi ne viene meno il gusto dolciastro e notevolmente zuccherino tipico di questo frutto, in sostanza verrà un pochino penalizzato nell'estetica ma in quanto a gusto, provare per credere! L'uva come i fichi sono quei frutti settembrini che rimpiangiamo per tutto il resto dell'anno quindi diamoci sotto prima che facciano il loro tempo e che vengono ahimè sostituiti con altrettanti cloni dal dubbio gusto e provenienti da chissà dove. Bacioni a voi e buona domenica!!!

Plum Cake all' Uva Bianca

Ingredienti:

• 200 gr. di farina 00
• 2 uova intere
• 160 gr. di burro
• 60 gr. di zucchero
• 60 gr. di latte intero
• 1 grappolo di uva bianca
• 1 bustina di lievito vanigliato
• 1 pizzico di cannella/noce moscata/sale

Lavare accuratamente l'uva, tagliare gli acini a metà e privarli dei semi. Setacciare la farina e unire lo zucchero, il lievito, un pizzico di sale e il burro a tocchetti (a temperatura ambiente). Mescolare. Sbattere le uova e aggiungerle al resto del composto. Lavorare l'impasto fino a renderlo cremoso ed omogeneo. Unire gli acini e condire con la cannella e la noce moscata grattugiata. Amalgamare delicatamente il tutto. Versare in uno stampo da plum cake precedentemente rivestito di carta forno ed infornare a 180° (preriscaldato) per 40' circa.

Strudel ai frutti di bosco (e vammoriammazzatazanzarina!!!)

Come gia' detto precedentemente, l'estate ci sta lasciando quindi anche l'afa opprimente, l'umidità, il sole cocente, ma soprattutto quelle "figliediunamadrevestitaunpocosì"  comunemente chiamate anche zanzarine di me**da e ricominciando  la consueta disintossicazione autunnale da vape-zampironi-fornellini-off-autan etc etc .... Sono felice anzi, che dire, felicissima di poter riaccendere il mio amatissimo "dolce forno" e lanciarmi verso nuove e mirabolanti cotture a 180° e oltre!!! Quindi, ecco a voi il mio primo dolce, che farà da apri pista ad altri due che seguiranno nelle prossime settimane ... bacioni e buon mercoledì a tutti, il week end non è poi così lontano, tenete (teniamo!) duro!!!!!!!!!!!!!!!!

Strudel ai frutti di bosco

Ingredienti:

• 230 gr. di pasta sfoglia
• 2 mele Golden
• 1 cestino tra mirtilli, more, lamponi
• 20 gherigli di noce
• 3 cucchiai di zucchero di canna integrale
• 1 tuorlo
• 1 cucchiaino raso di cannella
• miele di acacia

Sbucciare le mele e tagliarle a tocchettini. Lavare i  mirtilli, le more e i lamponi. Sbriciolare grossolanamente i gherigli di noce (tenerne alcuni da parte per la decorazione). A questo punto srotolare la pasta sfoglia su di una placca da forno (lasciare la sfoglia nella sua carta)  e riempirla con le mele, i frutti di bosco e i gherigli di noce. Cospargere con lo zucchero di canna e la cannella. Avvolgere il tutto formando un fagotto. Sbattere il tuorlo e spennellarlo sullo strudel aggiungendo anche qualche gheriglio di noce. Infornare a 200° (preriscaldato) per 35' circa. Servire caldo porzionandolo e aggiungendoci anche una colata di miele di acacia o zucchero a velo.
Ricetta tratta da "casamia cucina" (my fave!) rielaborata dalla sottoscritta, come sempre .. ^^

Saturday Night Live: Pizzaaaaaaaaaaa!!! (friarelli, cipolla, pachini, basilico e ricotta romana)

La pizza questa sconosciuta .... si, perché gira che ti rigira in pochi sono abituati a cambiare il tipo di pizza preferita, personalmente io quando vado in pizzeria, o decido di farla in casa con le mie manine, ricado sempre nell'indiscussa e intramontabile "regina" pizza margherita, ma quanti modi ci sono per farcire una pizza?? Milioni di miliardi credo, ma solo per esploratori del gusto coraggiosi e impavidi. Quindi ho deciso di mollare il tradizionalismo per un po' e improvvisarmi alchimista del gusto pizzaRolo. Gli ingredienti che ho messo insieme proprio qualche giorno fa si sposano molto bene tra loro, a dirla tutta non è neanche un mix innovativo, non mi sono certo sforzata piu' di tanto ma vedete, io sono sempre stata una sostenitrice degli ingredienti semplici e genuini, senza troppi orpelli e mix di dubbio gusto come, pseudo mozzarelle cilindrate, pomodorini mascherati da pachini o olive della Groenlandia grosse come noci, in sintesi, ecco a voi una pizza normale, volendo anche banale ma da un gusto unico, delicato ma al contesto saporito. Enjoy!

Pizza con friarelli, cipolla di tropea, pachini, 

basilico e ricotta romana

Ingredienti (x 4 pizze):

• pasta per pizza 
• 600 gr. di mozzarella
• mezza cipolla di tropea (grande)
• ricotta romana (salata) qb
• 250 gr. di pomodorini pachino
• 320 gr. di friarelli
• foglie di basilico fresco (tante!)
• olio/sale/farina (per la spianatoia)

Tritare la mozzarella a dadini, lavare i pachini e dividerli in 2 parti, sciacquare le foglie di basilico, tamponarle con dello scottex e metterle da parte. Tagliare la cipolla in rondelle sottili. Pulire accuratamente i friarelli e farli saltare in una padella antiaderente con pochissimo olio. Dividere la pasta da pizza in 4 dischi, stenderla accuratamente su di una spianatoia infarinata. e disporla in teglie da pizza precedentemente oliate. Condire con i dadini di mozzarella, i pachini, i friarelli scolati dall'olio, la cipolla a rondelle, le foglie di basilico. Aggiustare di sale e aggiungere un filo d'olio evo, infornare a 200° per 20' circa. Toglierle dal forno aggiungendo scaglie di ricotta romana e altrettante foglie di basilico fresco. 

Pennoni ripieni di fiori di zucca, crescenza, zucchini, pinoli e basilico

Innanzitutto buon primo settembre a todos!!! La sottoscritta è molto felice e si gode i primi freschetti stagionali, pronta a correre verso la sua stagione preferita, l'autunno ... Proprio ieri mattina sono uscita di casa per andare al lavoro, come al solito in bici, e un frescolino pungente mi ha improvvisamente risvegliato dal lungo letargo estivo, si perché se la maggior parte delle persone normali va in una sorta di letargo durante i mesi invernali, la Susina invece no ... e in un lampo lampante(cit) tutto si è fatto  più nitido, chiaro, meno appannato e sufficientemente stimolante,  difatti, l'unico neurone rimasto ha ricominciato a pompare e ora e lì che si fa i suoi millecinquecento addominali, bello tronfio e in perfetta forma. Come sono felice ragazze!! Per cosa poi? Ma per riavere acquisito la capacità di intendere e di volere ...  in poche parole, odio l'estate, l'estate mi spenge, il freddo mi nutre ... Ma passiamo ad altro, ho già detto sufficientemente cazzate ... ah ah ah!!! Insomma, durante il mio shopping eno-gastronomico di qualche mese fa in quel di San Gimignano ho comprato questa caterba di pennoni, un formato di pasta mastodontico con la sola funzione di riempire gli occhi e le buzze, cercando un ripieno adatto per soddisfare il palato ma senza appesantire il tutto con ragu' vari, besciamelle e intingoli super calorici. Mi sono lasciata guidare dal Gambero Rosso, da Alice, ma niente finchè non ho scovato un ritaglio di giornale proveniente da chissà dove e mi sono rimboccata le maniche, risultato ottimissimo direi, un ripieno molto delicato e al contempo saporito e di sicuro effetto.
Le foto che seguiranno invece sono state scattate durante un caldissimo sabato pomeriggio estivo a casa di una persona a me molto cara, ma visto che questo "soggetto" è anche MOLTO GELOSO (eh eh eh!!) e che è rimasto quasi offeso da una mia recente affermazione, ho deciso di omaggiarlo fotografando il suo meraviglioso giardino segreto, il suo pulcionissimo gatto Gio', e il suo deliziosissimo gusto nell'arredare country shabby-chic and very british style .... ah ah ah!!! Ammoreeeeeeee, a quando i pomodorini con finocchietto e aceto balsamico??? Ah ah ah!! TVB!!

Pennoni ripieni di fiori di zucca, crescenza, 

zucchini, pinoli e basilico

Ingredienti (x 4 persone):

• 14 "pennoni"
• 300 gr di zucchine
• 20 fiori di zucca
• 10 gr di maggiorana
• 20 gr. di foglie di basilico
• 20 gr. di pinoli
• 30 gr. di parmigiano reggiano grattugiato
• 300 gr. di crescenza
• 4 cucchiai di olio evo
• 1 spicchio d'aglio
• sale, pepe (qb)

Lavare le foglie di basilico e la maggiorana, tamponare con uno scottex, tritarle e mettere da parte. Pulire accuratamente i fiori di zucca togliendo i pistilli, tritarli grossolanamente. Lavare le zucchine e tagliarle a julienne. In una padella far scaldare l'olio con lo spicchio d'aglio sbucciato, aggiungere le zucchine, salare e far saltare a fiamma alta per pochi minuti. Toglierli dal fuoco e mettere da parte lasciandole intiepidire. In una ciotola emulsionare la crescenza, il parmigiano grattugiato, il trito di erbe fresche, il pepe ed infine aggiungere anche le zucchine e i fiori di zucca. Mescolare. Lessare i pennoni in acqua salata e scolarli al dente. Lasciarli intiepidire e poi riempirli con il composto cremoso e i pinoli. Distribuire la pasta ripiena in diversi sacchetti di carta forno, richiuderli ermeticamente e disporli su di una placca da forno. Cuocere per 10' circa a 180°. Sfornare, toglierli delicatamente dai sacchettini ed impiattarli irrorandoli con un filo di olio evo, una spolverata di parmigiano grattugiato e del pepe.