Strega chiama strega ... quando si dice il caso ....
Domenica passata, io, la sore, l'amica della sore e la nipo, abbiamo deciso di goderci una giornata tutta al femminile e, a differenza di altre volte, non ci siamo date alla pazza gioia facendo shopping come delle invasate, ne tantomeno abbiamo fatto tappa all'ikea (mi manchi mitica Billy, non sai quanto!!) ma abbiamo deciso di dedicare l'intera giornata alla scoperta delle bellezze della Valdera, e precisamente del piccolo borgo di Lari e delle zone limitrofe.
Domenica passata, io, la sore, l'amica della sore e la nipo, abbiamo deciso di goderci una giornata tutta al femminile e, a differenza di altre volte, non ci siamo date alla pazza gioia facendo shopping come delle invasate, ne tantomeno abbiamo fatto tappa all'ikea (mi manchi mitica Billy, non sai quanto!!) ma abbiamo deciso di dedicare l'intera giornata alla scoperta delle bellezze della Valdera, e precisamente del piccolo borgo di Lari e delle zone limitrofe.
La cittadina in questione si trova sita tra le colline pisane, a pochi chilometri dalla mia città, in mezzo a una campagna rigogliosa. Lari o "Lars" come la chiamavano gli etruschi, ha mantenuto intatta tutta la sua bellezza di borgo medievale, ricca di storia e genuinità contadina. Tra i vicoli caratteristici ci si imbatte nella oramai nota sede della Pasta Martelli famosa in tutto il mondo per la qualità e per la carinissima confezione gialla che racchiude 4 tipi di formati di pasta. La famiglia produce pasta artigianale dal 1926 mediante trafilatura in bronzo, con questa tecnica la pasta è più buona ma soprattutto porosa in modo tale da assorbire meglio ogni tipo di salsa. Per maggiori informazioni e curiosità vi rimando al video in fondo al post dove la famiglia al completo viene intervistata nientepopodimenochè da Linea Verde. Ma torniamo al paese di Lari e alla sua storia ...
Passeggiando sotto le mura del castello, un'antico mastio datato XI secolo, si avverte un'atmosfera quasi surreale ... Fortunatamente domenica il cielo era limpido e la temperatura gradevole, ma chissà come mai, mi sono subito immaginata come sarebbe stato ammirare questo paesaggio in autunno con la bruma sottile e impalpabile che sale dai campi, l'odore della legna appena bruciata e il profumo del mosto appena pestato ...
La fortuna ha voluto che il castello fosse aperto ... 4 euro da dare al custode, senza guida, ma opuscoli alla mano tutte entusiaste e fiere della decisione di trascorrere una domenica "molto culturale" (quindi diversa ^__^) ci addentriamo ...
Concentrate nel capire qualcosa sull'origine del mastio dagli affreschi e dalle notizie un po' approssimative degli opuscoli, in nostro aiuto è accorso un aitante signorotto un po' attempato che ci ha fatto da guida per tutto il percorso. Nel frattempo devo ammettere che venivo un po' distratta dal panorama che si poteva ammirare dalle varie finestre e dai balconi e comunque mi sono riproposta che appena trovero' un po' di tempo mi documentero' meglio.
La cosa che mi ha più colpito dei racconti del custode, è stata la storia del castello nei secoli, nato sopra a una collina dove sorgeva un fiorente villaggio etrusco, diventato prima una torre di vedetta e di conseguenza una fortezza difensiva usata dai pisani per proteggersi dai continui attacchi dei fiorentini che volevano conquistare tutto il territorio.
Col passare del tempo però questa è passata da sede di tribunali ecclesiastici a prigioni proprio nel periodo della caccia alle streghe, ed è proprio qui che ho scoperto la storia di Gostanza da Libbiano, una povera levatrice accusata di stregoneria alla fine del XVI secolo.
Gostanza abitualmente adoperava degli infusi preparati da lei stessa, come la maggior parte delle donne contadine dell'epoca, ma in seguito alla morte di alcuni bambini fu incarcerata nella fortezza e venne sottoposta al tormento del tratto di fune ( e qui non voglio scendere nei dettagli che è meglio...) Di conseguenza fu mandata a San Miniato davanti al tribunale della Santa (???) inquisizione.
Fortunatamente la donna fu assolta dalle accuse (strano ma vero) .... ma da strega a sorella strega, mi è sembrato doveroso documentarmi meglio sulla sua storia, quindi mi sono comprata in loco un libricino dove vengono descritte tutte le fasi del suo processo.
Nel corso dei secoli la fortezza è stata purtroppo testimone di altre atrocità come omicidi da parte dei gerarchi al tempo del fascismo nei confronti di alcuni partigiani o simpatizzanti filo socialisti, il tutto fino a 1935.
Al giorno d'oggi, tra le mura trasudanti di storia, le sale vengono utilizzate per convegni, mostre fotografiche, conferenze e matrimoni civili.
Insomma la morale è che, delle volte, anzi spesso, camminando a testa bassa, tutti in fila come formichine per le caotiche vie del centro, tutti presi dalle nostre storie quotidiane, non ci rendiamo conto che se alziamo un attimino gli occhi, intorno a noi ci sono delle bellezze naturali che tutto il mondo ci invidia, che non costano niente e che ci arricchiscono l'anima.
La ricetta che vi propongo oggi è semplice semplice, ho adoperato gli spaghetti Martelli e li ho conditi con la salsa "Puttaniera", non mi chiedete l'origine e il perchè di questo nome, io praticamente la conosco da quando sono nata ma mia madre non si ricorda affatto ne' chi ne' quando questa salsa è entrata per tradizione nella nostra cucina, l'unica cosa di cui sono certa è che si sposa meraviglisamente con questo tipo di pasta.
Spaghetti Martelli alla "Puttaniera"
Ingredienti:
spaghetti Martelli
1 barattolo di passata di pomodoro
3 spicchi d'aglio
peperoncino qb
olio
sale
Fare un soffritto con l'aglio tritato in piccolissimi pezzettini (meglio se si adopera lo spremiaglio), l'olio e un pizzico di peperoncino. Appena l'aglio diventa dorato versare la passata, ma attenzione, il segreto di questo sugo è proprio quello di non farlo bruciare!!! Salare, aggiungere un pochino di acqua (se necessario) e far cuocere a fiamma bassa, lentamente proprio come si fa con il ragù.
Cuocere gli spaghetti in acqua salata, scolare, condire e servire con una bella grattugiata di parmigiano reggiano.
Cuocere gli spaghetti in acqua salata, scolare, condire e servire con una bella grattugiata di parmigiano reggiano.
L'ho sempre detto io, in cucina ci vuole fantasia, ma le cose semplici son sempre le piu' buone...
RispondiEliminaBellissima gitarella vi siete fatte. Brave, gli attacchi di shopping compulsivo per una volta possiamo soffocarli, e "comperarci" un po' di cultura nostrana...^_^
(che splendide foto che fai!)
Bacetto
Tatti
Ma che bel reportage e le foto son davvero particolari e ben fatte!
RispondiEliminaquesto paesino è davvero incantevole!
per della pasta fatta da dei maestri pastai....il sugo ideale è proprio il più semplice!
che belle foto...e che bellissime scarpe! le ho notate,sai?Fantastiche!
RispondiEliminaAnche gli spaghetti,ovvio! :-)
Castagna
Tatti: mò grassssie sei carinissima!!! ^^
RispondiEliminaManu e Silvia: brave ragazze, per una pasta così solo sughi semplici!!
Castagna: si notano vero????? Sono spettacolari, dei colori e un modello fantastico, per non parlare poi del tacco molto seventies!!! ^^
RispondiEliminaCiao Susina, che bel reportage...e che belle scarpe, troppo carine!
RispondiEliminaUn bacio
ciao susina,
RispondiEliminaun sorriso per questo bellissimo racconto e per le magnifiche foto.
A me piacciono molto queste storie fatate di streghette e magie ^_^
RispondiEliminaE la tua pasta così semplice mi ha fatto venire una fame! O_o
Sai che queste splendide giornate sono un po di anni che ce le siamo imposte io e la mia amica del cuore e le nostre figlie anche loro ammiche fin da bambine...sono bellissime lontano da ogni pensiero....ahhhh anche io sono amicaaa della mitica billy eheheh ikea dipendente...
RispondiEliminacomplimenti per il paese visitato è splendido...ciaoooo
E' proprio vero, viviamo nel paese più bello del mondo e non siamo capaci a vederlo..bellissime foto e narrazione precisa.
RispondiEliminaho lanciato una nuova raccolta, molto semplice, se ti interessa passa a trovarmi..baci
che meravigliose fotografica!!!!
RispondiEliminaSte scarpette sono meravigliose!!! Gita da 10 e lode, tra ragazze si sta da dio vero!!!
RispondiEliminaLe tue fotografie mi fan sognare, voglia di tornare dalle tue parti (e riabbracciarti!). Cathy
che bello che bello che bello!
RispondiEliminaVoglio anch'io la gitarella...
(ma quanto bello è quel megagattone sulla finestra?)
Vedo delle splendide foto, una splendida insegna "pittata a mano" e delle scarpe meravigliose!
RispondiEliminaCiao, elena°*°
che bellissima gita hai fatto!!!!
RispondiEliminai paesini come questo sono la nostra passione ^_______^
anche noi quest'estate siamo stati in un piccolo paese a pochi km da casa e prima o poi riuscirò a dedicargli un bel post!
Quante donne sagge hanno fatto una brutta fine per colpa di preti-ecclesiasti bigotti...
Un bacione
Le tue immagini e le tue parole sono riuscite ad estraniarmi dal grigio mondo d'ufficio.
RispondiEliminaHo volato altrove e mi sono lasciata cullare dal tempo passato che è tornato a scorre in un lungo flash back. Bellissimo post!
Ciao Susina! Sono d'accordo con te, l'Italia ha un immenso patrimonio artistico e noi italiani lo conosciamo molto poco. In molti casi poi è pure lasciato a se stesso, abbandonato, e sono tanti i tesori del Belpaese a rischio... ma questo è un altro discorso. Post bellissimo, spero ti capiteranno presto altre domeniche così (così posti tutto che io sono curiosissima!), tanti baci ;)
RispondiEliminaChe bello!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaVorrei anch'io andarci in un pastificio così...chissà che bontà il tuo piattino!!!!!!!!!
grazie per questa passeggiata stregata:)
RispondiEliminabellissime le foto, meraviglioso il racconto!
grazie ragazze, siete voi ad emozionarmi con i vostri bellissimi commenti!! Vi bacio tutte!!!! ^_^
RispondiEliminaBisly: no ti puoi neanche immaginare quanto avrei voglia di riabbracciarti ... tutte le volte che entro nel tuo blog e leggo i tuoi racconti vengo sopraffatta da un'ondata di creatività e mi dico: ma perchè il destino ha voluto che abitassimo così lontane???? Quante cose avrei da imparare da te e Iggy ... :-(((
RispondiEliminaLe tue idee, i tuoi colori per me sono una fonte di fantasia inestinguibile .....
sei il mio faro nella nebbia ...
tvtb ...
p.s.: ora te lo scrivo anche a casa tua .... ^^
Ciao,
RispondiEliminaci sono stata a Lari una volta, se non mi sbaglio, alla sagra della ciliegia.
Fino a 4 anni fa, vivevo a Pisa.
Tante foto bellissime, e un piatto di ottima pasta.
E' proprio vero Susina, dovremmo tutti fare un po più di attenzione!!
RispondiEliminail paesino è molto caratteristico.
E che dire degli spaghetti, semplicemente fantasticiiiiii!!!!!!!
Ciao susina! Interessante il video che hai caricato! Beli i posti che avete visto e il fotoreportage!
RispondiEliminaUn primo piatto semplice e buonissimo!
Bellissima gita con foto stupende.....anche la puttanesca però ha il suo fascino...mi hai fatto venire l'acquolina ;-9
RispondiEliminaBaci
ma allora esistono veramente !! pensavo che era solo un marchio, gran belle foto che gran bel posto
RispondiEliminaChe invidia Susina sei stata a casa Martelli ;-))
RispondiEliminaAdesso sono io che svengo ;-)
I Martelli esistono eccome!! ^__^
RispondiEliminaPeccato che non ho potuto conoscerli di persona perchè domenica era chiuso, ma ci ritornerò, dal video mi sembrano anche molto simpatici!! ^^
Ma questa è una pasta "anti strega", visto il tenore d'aglio! Concordo sul fatto che se le materie prime sono eccellenti (come mi par di capire in questo caso) le soluzioni semplici sono dense di soddisfazioni. Un bel classico. Brava!
RispondiEliminaBelle le foto!...Ma in quel castello altre alle streghe ci sono pure i fantasmi?
RispondiEliminaEvviva la pastasciutta!!!!!
fantasmi???? bhè, l'ambiente non era dei più allegri, e poi nelle segrete .... brrrrrrrrrrrrr !!!!
RispondiElimina^__^
Bello il tuo racconto!
RispondiEliminaQuello è un posto che mi segno di sicuro per un viaggetto nella prossima primavera (ormai su due ruote diventa un po improbabile).
E bella la ricetta....
Semplice e saportita!
Tanto di cappello!
nasinasi
Ciao e grazie per esserti interessata alla mia raccolta.
RispondiEliminaIl tuo riassunto è perfetto, attendo le tue ricette.
ciao.
stefania